L’ultimo dei burattinai: «La gente oggi ha bisogno di sognare»
Vive a Carpenedolo, è l'erede di una dinastia di artisti è cresciuto su un carrozzone e ora dice: «Proseguo fin che riesco»
Giacomo Onofrio insieme al suo Gioppino
AA
«La critica è facile, l’arte è difficile»: così, incarnando appieno il mantra del nonno (omonimo), il 67enne Giacomo Onofrio prosegue oggi l’antica tradizione di famiglia del burattinaio, avviata nel 1925 appunto dal nonno ed intrapresa anche dal padre Giuseppe.
Dopo aver regalato ovunque sorrisi a grandi e piccini con la propria maestria, qualcosa sta però cambiando: «L’attività è in inesorabile declino - dice con un velo di sconforto -: sempre meno persone, purtroppo, credono nella magia dei nostri spettacoli. E noi...
Leggi l’articolo integrale sull’edizione del GdB in edicola oggi, lunedì 2 settembre, scaricabile anche in formato digitale
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Condividi l'articolo
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato