Bassa

Liquami e carcasse abbandonate: l’allevamento è fuorilegge

Guardie ecologiche, Ats, Polizia Locale al lavoro in un’azienda accusata di reati ambientali
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Incuria, sversamenti, carcasse di suini abbandonate e ossa di animali interrate vicino ai capannoni: è questo lo scenario che si è presentato alle Guardie ecologiche volontarie, agli agenti della Polizia locale di Manerbio e a un veterinario dell’Ats di Leno, intervenuti ieri in un’azienda agricola a Offlaga, per la precisione un allevamento nella frazione di Faverzano, gestito però da un agricoltore di San Paolo.

«Lo stato dei luoghi in cui abbiamo trovato questa struttura è parecchio critico - raccontano le guardie ecologiche -. Dai pesanti sversamenti di liquami che purtroppo oltre al suolo hanno intaccato anche due canali utilizzati per l’irrigazione, alle bestie morte abbandonate da settimane nell’azienda, alle ossa che fuoriuscivano dal terreno».

Una situazione che le forze dell’ordine intervenute hanno segnalato alla Procura denunciando in particolare l’inquinamento del suolo e l’interramento illecito di carcasse di animali.

«Lunedì chi di dovere si esprimerà in merito ai carotaggi dell’area, che dovranno essere fatti per verificare lo stato del sottosuolo, e alla bonifica dell’intera zona - spiegano le guardie a difesa dell’ambiente che fanno capo alla Polizia provinciale ma che sono organizzate come un Corpo regionale a cui la Lombardia garantisce la formazione, il superamento di un esame e i mezzi di servizio e le divise -. Il nostro intervento ispettivo ha portato alla luce varie criticità relative, tra le altre cose, alla gestione dell’azienda e allo stato dei luoghi. Abbiamo notato importanti fuori uscite di liquami dalle strutture delle vasche di primo stoccaggio, sostanze che andavano a contaminare il terreno e le rogge circostanti. Per quanto riguarda invece le carcasse degli animali ritrovate, quelle saranno analizzate dall’Ats per capire le cause del decesso».

Il Comune. Sul posto è intervenuto anche il vicesindaco di Offlaga, Lorenzo Sala. «La situazione che si è verificata probabilmente è dovuta, come nella maggior parte dei casi, alla malagestione dell’allevamento - spiega l’amministratore -. Gli enti presenti hanno verificato la presenza di carcasse di suini. Ora, come Amministrazione comunale, attendiamo i verbali dell’Ats e poi ci muoveremo di conseguenza. Per evitare allarmismi inutili, vorrei tranquillizzare i miei concittadini dicendo loro che, anche se ancora non sappiamo quantificare la gravità della situazione, crediamo che, essendo quello in questione un allevamento isolato, non possa creare problemi al paese e alle falde del territorio. Diciamo che l’allerta resta comunque alta».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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