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L'eredità del dottor Bagozzi di Remedello è un laboratorio con cuori in 3D a Padova

Inaugurato al Gallucci, ricordando il 32enne cardiochiurugo, permette di simulare le operazioni
La famiglia del dottor Lorenzo Bagozzi nel nuovo laboratorio a Padova a lui dedicato - © www.giornaledibrescia.it
La famiglia del dottor Lorenzo Bagozzi nel nuovo laboratorio a Padova a lui dedicato - © www.giornaledibrescia.it
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È stato inaugurato, al Centro Gallucci dell’ospedale di Padova, il laboratorio di simulazione 3D intitolato al dottor Lorenzo Bagozzi: d’ora in poi il ricordo del giovane medico remedellese accompagnerà gli specializzandi di Cardiochirurgia nel loro percorso di formazione, consentendo loro di esercitarsi per essere ancor più preparati alla missione che andranno a svolgere. l nastro lo ha tagliato lunedì Mariagrazia Perini, mamma del dottor Bagozzi, assieme al papà Luca, ai fratelli, ai colleghi e ai rappresentanti dell’azienda ospedaliera.

Bagozzi, promettente cardiochirurgo, è morto a soli 32 anni, nell’ottobre 2020, a seguito di un arresto cardiaco insorto a causa di una patologia cardiaca di cui soffriva: tanti remedellesi ricordano il periodo di speranze e preghiere forti che seguì il giorno in cui Bagozzi si sentì male. Poi, arrivò la terribile notizia, il lutto cittadino, il dolore e anche il rammarico per aver perso non solo un giovane uomo, attivo nel volontariato, ma anche un medico promettente.

Raccolta

«Nei giorni precedenti il funerale, avevamo invitato le persone a donare fondi (anziché fiori) con la volontà di destinarli a un progetto utile - ripercorre la mamma-. Dialogando col Centro Gallucci, dove Lorenzo si è formato, e in particolare con il professor Gino Gerosa, è emersa la possibilità di contribuire alla realizzazione di un laboratorio che servisse alla preparazione dei cardiochirurghi.

I fondi raccolti in memoria di Lorenzo hanno quindi contribuito all’acquisto di strumentazione specifica. «Che consente di ottenere modellini su cui i medici in formazione possono esercitarsi, in preparazione alla sala operatoria - spiega la sorella Chiara Bagozzi-. I modellini vengono anche inseriti in una sorta di scatola che riproduce il torace. Saranno simulate, in questo modo, diverse problematiche da trattare e verrà monitorata la preparazione».

Il dottor Bagozzi, dopo la laurea in Medicina a Brescia, si era specializzato a Padova in Cardiochirurgia nel dicembre 2019. Ai tempi dell’arresto cardiaco stava proseguendo la sua carriera a Padova e aveva anche partecipato alla stesura di diversi articoli scientifici, ora sono in pubblicazione. «La giornata di oggi è stata molto emozionante: grande la gioia di rivedere i suoi colleghi e di ascoltare ancora, tramite le loro parole, l’impegno con cui Lorenzo si dedicava alla sua professione, e quella di sapere che vive ancora perché è nel ricordo di tutti», commenta la mamma.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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