Bassa

Legionella, «la rete idrica non c’entra»

Lo dice l'Istituto Superiore di Sanità, escludendo la possibilità che il batterio sia stato trasmesso attraverso la rete idrica
Le analisi in laboratorio alla ricerca del batterio - Foto © www.giornaledibrescia.it
Le analisi in laboratorio alla ricerca del batterio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L'Istituto Superiore di Sanità esclude la possibilità che sia stata la rete idrica a trasmettere la legionella tra i diversi comuni della Bassa Bresciana interessati. 

«Dopo aver controllato la rete di distribuzione dell'acqua potabile è stata esclusa la possibilità di possibili collegamenti tra i diversi Comuni coinvolti», scrivono gli esperti sul portale Epicentro a cura dell'Iss, sottolineando che «sono comunque stati effettuati campionamenti alla rete idrica (più di 50 punti campionati) e presso le abitazione dei soggetti con diagnosi di legionellosi». 

Al 10 settembre scorso, ricorda l'Istituto, erano 235 i casi di polmonite registrati ai Pronto Soccorso, di cui il maggior numero registrati il 6 e il 7 settembre, 196 le persone ospedalizzate, due i decessi. Il numero dei morti non tiene conto del caso sospetto, che portato alla morte di un 68enne ieri all'ospedale Gavardo. 

Finora sono stati dodici i casi di legionellosi confermata e nove i Comuni maggiormente colpiti. I soggetti coinvolti, sono principalmente maschi (circa il 70%), prevalentemente anziani o persone con condizioni di immunodepressione o con fattori di rischio (come l'abitudine al fumo). 

«L'inchiesta epidemiologica e microbiologica di tutti i casi - precisano gli esperti Iss - è ancora in corso ed è finalizzata a trovare un'eventuale esposizione comune quale: frequentazione di ambienti, sia lavorativi che di svago o attività commerciali, partecipazioni ad eventi pubblici o altro».

 

 

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