Legambiente chiede la bonifica della tangenziale
Bonifica della tangenziale e analisi dei possibili danni che le scorie interrate sotto l’asflato possono aver causato all’ambiente circostante. Alla luce della sentenza del Tribunale di Bergamo, che ha condannato Pierluca Locatelli, la moglie e alcuni collaboratori, a vario titolo, per frode in pubbliche forniture e traffico illecito di rifiuti nell’ambito del processo sui lavori di realizzazione della tangenziale di Orzivecchi, il circolo locale di Legambiente «si sta attivando - dichiara il segretario Barnaba Spinardi - per chiedere alla Provincia di Brescia e al Comune anzitutto la bonifica dell’arteria».
Dai carotaggi, effettuati dagli esperti della Procura di Brescia nel sottofondo della strada di Orzivecchi, risulterebbero tracce di cromo e bario superiori ai limiti consentiti dalla legge. E ciò sarebbe emerso in quattro campioni sugli undici prelevati, insieme ad una netta difformità dal capitolato d’appalto, rispetto a quanto fornito dai camion della ditta bergamasca, appunto la Locatelli Spa.
«È quindi evidente - continua il seretario Spinardi - che l’inquinamento c’è, ma a cinque anni di distanza dal sequestro della tangenziale ancora non si è capito bene che cosa succederà, né sappiamo quali danni può aver causato all’ambiente circostante e alla falda acquifera, che in questi anni si è alzata di livello».
Dubbi che il circolo Legambiente di Orzivecchi ha intenzione di svelare «approntando uno studio - aggiunge il segretario - che ci dica che tipo di contaminazione può causare questo genere di inquinamento. Non ci siamo mai rassegnati all’idea che interessi speculativi trasformassero il nostro territorio in una discarica di rifiuti - conclude Spinardi - per questo riteniamo che l’impegno di questi anni sia stato premiato. Ma non possiamo fermarci proprio adesso».
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