L’edicola di Montichiari chiude dopo trent’anni: «Mi mancherà»

Era una domenica mattina di fine anni Ottanta quando, in piazza Santa Maria, la signora Tiziana Lorenzi alzava per la prima volta la serranda della sua edicola. A distanza di 33 anni l’attività, adesso ubicata nella vicina piazza Treccani, si appresta a chiudere i battenti. Il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno di apertura e, al momento, non ci sarebbero successori. Una perdita importante per il centro storico. Una scelta non semplice da prendere: già da qualche anno la signora Tiziana potrebbe godersi la pensione e invece ha scelto di rimanere a servizio dei lettori: «Ho svolto il mio lavoro con passione, mi è piaciuto tutto, specialmente il contatto quotidiano con le persone - ci racconta mentre entrano clienti che, senza nemmeno più dire che giornale vogliono, lo ricevono immediatamente-. È un lavoro impegnativo, ma quando un mestiere ti piace non pesa nulla e, a me, piace molto. I miei clienti sono dispiaciuti perché si perde un punto di riferimento per il centro storico».

L’edicola Lorenzi è stata per vent’anni in piazza Santa Maria e da tredici si trova in piazza Treccani. Tiziana prima era un’impiegata: «Ho colto un’occasione, visto che un’amica separava la tabaccheria dall’edicola - prosegue-. Ero comunque rassicurata dal fatto che i miei responsabili mi avevano garantito la possibilità di tornare al lavoro di prima se le cose non fossero andate come sperato e invece eccomi ancora qui. All’inizio tutti i servizi, gli uffici, le banche erano concentrati attorno a piazza Santa Maria che non era pedonale, inoltre i punti vendita dei giornali erano meno e le abitudini dei lettori diverse: nei primi anni, vendevo circa 800 quotidiani al giorno. Facevo anche il servizio in ospedale, passando stanza per stanza, e all’aeroporto; poi mi sono concentrata sull’attività all’interno dell’edicola. Negli anni avrei potuto aggiungere altri servizi, ma ho sempre preferito concentrarmi sul lavoro da edicolante». Tiziana Lorenzi ha assistito ai cambiamenti della cittadina. Alla domanda «Cosa le mancherà di più?» risponde emozionata: «Tutto, mi mancherà tutto».