Bassa

Lamiera in strada, 8 auto danneggiate: appello delle vittime

Una lamiera metallica - una pedana da furgone o una scala deformata - ha danneggiato 8 auto sulla Corda Molle. Appello delle vittime
Rampe da furgone simili al manufatto contro cui sono finite 8 auto sulla Corda Molle
Rampe da furgone simili al manufatto contro cui sono finite 8 auto sulla Corda Molle
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Otto auto. Tutte danneggiate dallo stesso manufatto, quello che le vittime variamente definiscono come una rampa di carico, una lamiera, una scala telescopica - forse deformata dagli urti - o una pedana di un furgone. Quel che è certo è che quel voluminoso oggetto metallico era dove non doveva trovarsi: nel mezzo della carreggiata della Corda Molle, all'altezza della Fascia d'Oro.

Per i conducenti degli otto veicoli coinvolti, che si sono trovati a transitare sulla corsia direzione Ospitaletto verso le 12 di ieri, è stato pressoché inevitabile l'impatto: le auto hanno così rimediato danni assortiti. Gomme lesionate, paraurti deformati, sottoscocca rovinato, per non parlare di coppe dell'olio e altri elementi meccanici malridotti.

Alle vittime non è restato altro che allertare la Polizia Stradale: gli agenti del distaccamento di Desenzano hanno raccolto a verbale il racconto di tutti i coinvolti e provveduto a rimuovere e sequestrare il manufatto causa di tutto. 

Le stesse vittime ora lanciano sui social network un appello: dal momento che fortunatamente non ci sono stati feriti (unici tutelati dal Fondo di garanzia per le vittime della strada nel caso all'origine dell'incidente vi sia un veicolo non identificato o non assicurato), il solo modo che hanno per ottenere il risarcimento dei danni subiti è quello di rintracciare il veicolo che ha perso il carico sulla Corda Molle. E così auspicano che chi si fosse accorto tardivamente di aver perso la pedana (o scala che sia) o avesse visto il veicolo da cui è caduto il manufatto e avesse elementi utili alla sua identificazione, si faccia vivo. Magari contattando la Polizia Stradale di Desenzano che si occupa dell'episodio.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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