L'addio a Manuela, malore per mamma e amiche
Un dolore straziante. Che da una settimana, da quando quel treno si è portato via Manuela Etim, 18 anni, non dà tregua alla mamma e a chi le voleva bene. Un dolore che nel giorno dei funerali, a Calvisano, si è fatto quasi concreto con un malore che ha colto la stessa madre della ragazza di origini nigeriane e tre amiche di Manuela mentre accompagnavano la bara bianca al cimitero.
Per soccorrerle in viale delle Rimembranze, alla periferia del comune bassaiolo, sono state inviate quattro ambulanze. Per la mamma, in particolare, sconvolta in una giornata tanto tragica, è stato necessario il ricovero all'ospedale di Montichiari.
Il dolore ha pervaso la mattinata di lutto e ancor prima la veglia funebre che le compagne dell'istituto Capirola di Ghedi hanno tenuto ieri per ricordare la compagna scomparsa in modo tanto tragico.
Questa mattina, infine, il corteo partito dall'abitazione di via Marconi ha raggiunto la Parrocchiale dove è stato officiato il rito funebre: una funzione in cui non sono mancati canti - in italiano e in inglese - e, preghiere tanto di rito cattolico quanto di rito evangelista, confessione che era della famiglia di origine della ragazza, battezzata secondo il rito cattolico nel 2005. Le parole nella lingua della terra da cui Manuela - cittadina italiana a tutti gli effetti da un paio di mesi - sono state accompagnate da applausi rivolti a quella ragazza che tutti ricordano come solare, strappata alla vita troppo troppo presto.
A dare l'addio alla giovane anche l'amica con cui si trovava quella maledetta sera in cui, per la fretta e per un'imprudenza fatale, Manuela ha attraversato i binari, venendo travolta da un merci in transito. Proprio l'amica, sotto choc, si era accostata per prima a Manuela cercando di soccorrerla. Invano.
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