Lacrime per Paolo, morto come la sorella
A piangere Paolo Umberto Busi, il 34enne morto nello schianto contro un pick up a Cadimarco di Fiesse mercoledì, sono due paesi: Piadena, dove il ragazzo era cresciuto pur essendo nato a Bozzolo, e Gambara, dove era domiciliato da mesi e dove lavorava in un’azienda agricola.
Ma a versare lacrime sono un po’ tutti i borghi che si affacciano sulla Provinciale 24, che taglia la Bassa bresciana e incrocia le province limitrofe di Cremona e Mantova.
Una strada maledetta per la famiglia Busi, con papà Mauro e mamma Irene costretti a piangere due figli morti proprio su quell’arteria: era l’ottobre del 2003, quando Laura Busi, 21 anni, morì in un altro sinistro a Casalromano. Il fratello Paolo, 11 anni e appena 3 chilometri dopo, ha trovato la stessa sorte a 34 anni. La famiglia Busi è molto conosciuta a Piadena, dove il nonno di Paolo ha gestito per anni una officina. Paolo aveva iniziato a lavorare affiancando il padre Mauro nel settore delle automobili. Successivamente Paolo aveva deciso di lavorare in proprio e aveva trovato un impiego a Gambara, dove la vita nei campi, trascorsa a bordo dei trattori, gli aveva donato serenità.
Amici e colleghi lo ricordano come un ragazzo vivace, pronto alle battute ma soprattutto buono. La bacheca Facebook di Paolo è stata inondata di messaggi di cordoglio, senza distinzione di comune o provincia. Perché nella Bassa, in fondo, ci si conosce tutti.
I funerali saranno celebrati domani alle 15 a Piadena, mentre la salma arriverà nel primo pomeriggio di oggi dall’ospedale di Montichiari all’abitazione di via Matteotti, sempre a Piadena, dove Paolo era ancora residente, in attesa di trasferirsi in pianta stabile nella nostra provincia.
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