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La tangenziale per Robecco si farà, firmato il decreto

Attesa dagli anni ’80, si era arenata nel 2012 Sbloccata ora dal Mit: espropri entro fine anno
La variante per Robecco mai completata - Foto © www.giornaledibrescia.it
La variante per Robecco mai completata - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Mancava solo una firma, ma ora c’è e la tanto attesa variante che collegherà Pontevico con la zona industriale di Robecco è davvero realtà.

Dopo la sottoscrizione del documento da parte della Direzione generale per lo sviluppo del territorio del Mit, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in paese è scattato il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori.

Adottato pochi giorni fa, il decreto consentirà finalmente di spostare il traffico pesante dal centro storico di Pontevico. Un traguardo tanto atteso, soprattutto dai residenti che da decenni protestano contro lo smog e i problemi causati loro dal continuo viavai di camion e chiedono soluzioni.

«Il 28 settembre siamo andati a Roma al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - spiega soddisfatto il sindaco di Pontevico Roberto Bozzoni -. I dirigenti hanno subito portato avanti la pratica e in meno di due mesi hanno finalmente sbloccato un progetto che da parecchi anni si era impantanato. Ora l’obiettivo è quello che l’opera parta il prima possibile, crediamo che il cantiere possa essere avviato entro la primavera».

Dopo l’avvallo da parte del Mit ora la palla passerà ad Autovia Padana, gestore dell’infrastruttura, che entro la fine dell’anno dovrà convocare tutti i proprietari dei terreni per definire gli ultimi espropri. Di questa variante si cominciò a parlare addirittura negli anni Ottanta, ma solamente nel 2012 l’opera venne appaltata. Tutto però si impantanò a causa di questioni burocratiche dovute al cambio di concessionario.

«Una volta terminata la procedura - conclude il primo cittadino - il progetto verrà aggiornato e i lavori partiranno nel giro di pochi mesi per poi essere conclusi entro un anno e mezzo. Desidero esprimere grande soddisfazione perché non è stato un percorso semplice e men che meno rapido. Io l’ho vissuto in prima persona sia come sindaco sia come consigliere della precedente società che gestiva il progetto. È stata una battaglia molto lunga, ma non abbiamo mai mollato e ringrazio in particolare i dirigenti del Mit e i responsabili di Autovia Padana».

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