Bassa

La stazione vede nero, arrivano le penne nere

Un gruppo alpini da costituire potrebbe prendersi cura degli spazi della stazione di Manerbio, che versa in pessime condizioni
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Potrebbe passare dagli alpini il riscatto della stazione ferroviaria di Manerbio, che... non se la passa particolarmente bene. Le pareti esterne, tanto per cominciare, sono invase da scritte e da messaggi amorosi.
 
Che saranno pure romantici, ma di certo non contribuiscono al decoro. Anche gli spazi interni versano in uno stato di pesante degradato. Le pareti della sala d’attesa sono ricoperte da altre opere dei writer, così come le panchine, non sempre pulite. Spesso, inoltre, l’obliteratrice è fuori uso, presa di mira dagli «artisti» dello spray. Il bagno è di fatto inutilizzabile. E quello che una volta era il magazzino adibito a deposito delle Fs e che successivamente è stato sede della locale Protezione civile di certo non è messo meglio. Nemmeno il vicino parcheggio per automobili, biciclette e motorini è in buona salute, con rifiuti disseminati ovunque.
 
Per uscire da una situazione nera potrebbero entrare in campo le penne nere. Manerbio, ad oggi, non ha un Gruppo ufficialmente costituito. Al tal proposito il sindaco Samuele Alghisi è al lavoro affinché anche in questo angolo della Bassa si formi e diventi operativo un sodalizio di preziosissime penne nere in congedo. Proprio al «nascituro» gruppo le Ferrovie dello Stato potrebbero concedere i locali una volta adibiti a casa del custode. In cambio, gli alpini potrebbero prendersi cura degli spazi esterni della stazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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