La «Scuola di Paco» resta al Parco della Savarona
L’attività della «Scuola di Paco» non dovrà traslocare - almeno per un anno - dal Parco della Savarona, a Quinzano d’Oglio.
Il Tar ha infatti sospeso l’ordinanza del Comune (5 agosto scorso) che ha ingiunto alla titolare «di cessare l’attività cinotecnica» (allevamento, addestramento e utilizzo di cani, cavalli e asini) perché incompatibile con la destinazione agricola del terreno, sul quale si è provvisoriamente insediata.
Le lezioni della «Scuola di Paco» hanno come protagonisti alcuni cani ed un asinello, impiegati nella pet therapy (zooterapia), ossia attività di sostegno delle cure mediche tradizionali per stimolare la partecipazione attiva alla terapia di persone disabili o in stato di disagio psichico. La motivazione oppositiva del Comune a riconoscere (sul piano delle regole urbanistiche) la legittimità della scuola ad utilizzare un’area del parco (affittata da un privato) per svolgere la propria attività, non è stata condivisa dalla Seconda sezione del tribunale di via Zima (presidente Giorgio Calderoni; consigliere relatore Stefano Tenca) per due ragioni: la legge ammette l’uso del fondo anche per la pet therapy, ed i servizi ad essa collegati, se il proprietario non lo utilizza come imprenditore agricolo; il Pgt di Quinzano con riguardo al Parco della Savarona «non appare inibire l’addestramento di un numero ridotto di cani, il quale, in assenza di uno stabile stanziamento in loco, risulta del tutto compatibile con le caratteristiche della zona agricola». Gli effetti della ingiunzione del Comune sono stati sospesi e il ricorso aggiornato, per la sentenza di merito, al 2 dicembre 2015. esseci
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