Bassa

La Provincia dice sì alla discarica Castella 2

Promosso il progetto «ridimensionato» rispetto alla proposta del 2011. No a rifiuti odorigeni, compensazioni ai Comuni
L’ex cava Castella a Rezzato, dove potrebbe nascere la discarica - L'ex cava Castella - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’ex cava Castella a Rezzato, dove potrebbe nascere la discarica - L'ex cava Castella - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

La discarica Castella 2, sul territorio di Rezzato al confine con Buffalora, che a regime potrà contenere 900mila metri cubi di rifiuti di vario genere, si farà. A pronunciarsi ieri nel corso della conferenza di servizio, è stata la Provincia, a cui spettava valutare i vari aspetti tecnici di impatto ambientale legati al progetto presentato da Garda Uno, società peraltro partecipata dalla stessa Provincia.

Per il Broletto è «concluso con esito favorevole il procedimento autorizzativo ambientale, dopo la procedura che ha esaminato gli aspetti legati al progetto, al quadro ambientale, ai pareri degli enti territoriali interessati nonché i contributi di Arpa e Ats, ritenendo questo nuovo insediamento differente dal precedente legato alla discarica Castella per la quale si era espressa con parere negativo» e specifica che «saranno limitate le categorie di rifiuti speciali non pericolosi eliminando quelli che possono provocare odore e riconoscendo una compensazione ai comuni interessati»: Rezzato, Brescia, Castenedolo. 

 

A nulla è servita la manifestazione dell’8 settembre scorso - Foto © www.giornaledibrescia.it
A nulla è servita la manifestazione dell’8 settembre scorso - Foto © www.giornaledibrescia.it

 

Il nuovo progetto fu presentato da Garda Uno (partecipata, oltre che dal Broletto, da vari Comuni gardesani) nel dicembre 2016, in sostituzione di quello denominato «Castella srl» proposto da Rmb Spa e ancora Garda Uno, per l’interramento di 1 milione e 800mila metri cubi di rifiuti, bocciato all’inizio dello stesso anno da Regione e Tar (ancora in sospeso un ricorso al Consiglio di stato). Il nuovo progetto è ridotto della metà e spostato di 50 mt. dall’altro sito. 

 

Leggi l'articolo completo e gli approfondimenti sul Giornale di Brescia in edicola oggi, scaricabile qui in formato digitale.

 

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia