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La Provincia boccia il biodigestore di Leno: ora parola al Tar

Nuovo diniego al progetto di Agrinatura, sul cui ricorso i giudici decideranno in aprile
Il campo dove dovrebbe sorgere l’impianto di trattamento rifiuti - © www.giornaledibrescia.it
Il campo dove dovrebbe sorgere l’impianto di trattamento rifiuti - © www.giornaledibrescia.it
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Dalla Provincia è arrivato ieri un nuovo no alla realizzazione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti a Castelletto di Leno. Un diniego espresso in sede di Conferenza di servizi, motivato sia sul fronte dell’incompatibilità ambientale sia sul versante procedurale, per mancanza o carenza della documentazione presentata dall’azienda proponente. Quella di ieri è stata l’ennesima tappa della «battaglia infinita» tra la società Agrinatura e i vari enti.

La Conferenza di servizi di ieri, infatti, si è svolta su disposizione del Tar, al quale nei mesi scorsi l’azienda si è rivolta impugnando il precedente diniego della Provincia all’insediamento di un biodigestore in località Torri Olmo. «Il primo no da parte della Provincia all’impianto proposto da Agrinatura - spiega il primo cittadino di Leno Cristina Tedaldi - era arrivato a gennaio dello scorso anno. La società aveva fatto ricorso al Tar e il giudice aveva ordinato di rivedere tutta la questione».

Così ieri si è tenuta la seconda Conferenza si servizi decisoria, che ha valutato anche la documentazione integrativa prodotta dall’azienda. Valutazione che si è conclusa con un nuovo diniego da parte della Provincia. Ora la «palla» tornerà al Tar, che ad aprile dovrà pronunciarsi nel merito del ricorso, alla luce dei nuovi passaggi intervenuti. Le reazioni.

«Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per questo risultato - tiene a precisare il sindaco Tedaldi - perché ribadisce quanto affermato da sempre dalla nostra Amministrazione comunale e cioè che in quella zona una simile struttura è insostenibile. Siamo sempre più convinti che impianti di questo tipo abbiano bisogno di una pianificazione a livello regionale. Attendiamo di ricevere nei giorni prossimi, sempre da parte della Provincia, anche il provvedimento ufficiale che esprime le motivazioni del nuovo diniego».

Soddisfatto anche il «Comitato per la salvaguardia del territorio» di Castelletto che si è sempre battuto per impedire la realizzazione del biodigestore. «Tramite il nostro legale - si legge sulla pagina ufficiale del gruppo - il 17 febbraio abbiamo inviato alla Provincia l’ennesima integrazione a tutte le nostre osservazioni fatte in questi anni. La nostra attenzione non è mai venuta meno e speriamo che, visti anche i pareri negativi alla realizzazione dell’impianto da parte del Comune di Leno, di Arpa e Ats si riesca finalmente a mettere la parola fine e far vincere il buon senso». Ora si attende la decisione del Tribunale amministrativo.

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