La protesta degli studenti lasciati a piedi da bus e treni
Se va bene arrivano in ritardo. Se va male non arrivano proprio. Loro sono gli studenti pendolari, chiamati ogni mattina a coprire con i mezzi pubblici la distanza che separa i centri della Bassa centrale o quelli del Sebino e della Franciacorta dalle scuole del capoluogo.
Che sia autobus o treno per i ragazzi che frequentano le superiori ogni mattina trovare posto è spesso impossibile. Arrivare puntuali non lo è quasi mai. Un terno al lotto che i docenti ovviamente non gradiscono e che mette in gravi difficoltà le famiglie.
Per trovare la soluzione ai problemi i sindaci della Bassa hanno in programma un incontro con il prefetto e i vertici dell'azienda di trasporto. Gli studenti del Sebino hanno organizzato una raccolta firme.
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