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La Matematica? Con «Ipazia» è un gioco da ragazze

L’associazione Chirone di Manerbio incontra 3mila alunni. Lavoro sulle materie Stem senza differenze di genere
Le materie scientifiche non conoscono differenze di genere
Le materie scientifiche non conoscono differenze di genere
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La matematica e la tecnologia non sono (solo) affare da maschi. È finalizzato a promuovere l’inclusività e il superamento delle barriere di genere nell’ambito delle materie scientifiche, in particolare nelle scuole elementari e medie della città e della provincia, il progetto «Ipazia», promosso dall’associazione manerbiese Chirone negli ultimi mesi. Nel corso delle prossime settimane i volontari di Chirone entreranno in 140 classi di tutto il territorio bresciano raccontando, attraverso incontri laboratoriali e interattivi, le vite di alcuni personaggi che hanno fatto la storia con scoperte scientifiche innovative e dirompenti.

Le attività saranno diversificate per i due ordini di scuola e saranno accompagnate da esperienze specifiche per le fasce d’età. Oltre all’attività vera e propria che svolgerà direttamente nelle classi, l’associazione promuoverà la prosecuzione del progetto da parte del personale scolastico, grazie ad un vademecum che potrà guidare gli insegnanti nelle successive attività da proporre agli alunni. In totale gli studenti interessati dalle attività dell’associazione Chirone saranno circa 3mila.

«Stem in genere»

 L’iniziativa «Ipazia» si colloca nella più ampia cornice del progetto «Stem in genere», ideato e curato da Mariasole Bannò, docente di Economia e gestione delle imprese nel dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia. Il progetto, primo nel suo genere per la realtà bresciana, ha il desiderio e l’ambizione di creare un precedente virtuoso nell’approccio alle materie Stem (dall’inglese science, technology, engineering and mathematics), sia da parte degli alunni e delle alunne, che da parte di docenti e istituti scolastici.

«Attraverso questa iniziativa – sottolineano Fabrizio Bosio e Laura Fiameni, rispettivamente presidente e vice presidente del sodalizio - intendiamo promuovere nelle classi la consapevolezza che le discipline Stem siano davvero per tutte e per tutti, e che i giovanissimi e le giovanissime non solo possano scegliere questa strada, ma che abbiano anche importanti esempi passati di successo a cui ispirarsi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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