La folle vendetta: adesca ragazzi per infettarli con l'Hiv
Una storia agghiacciante quella che ha portato alla luce la Polizia Locale di Montichiari con l'operazione denominata Baby Parking.
Con un allarme che riguarda la salute pubblica: uno dei due soggetti finiti in manette con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali con minori e ragazzi giovanissimi, rapporti consenzienti e in molti casi a pagamento, è affetto da Hiv.
Gli investigatori ritengono addirittura che il suo fosse un tentativo di vendicarsi del virus che a sua volta aveva contratto nel 1997.
Tutto parte da un controllo su strada, quando gli agenti fermano nel parcheggio del Centro Fiera del Garda uno dei minori contattati per rapporti a pagamento, di casa a Montichiari, assieme al primo soggetto finito in manette, un 41enne del capoluogo.
Dagli accertamenti è poi risultato che il ragazzo aveva avuto rapporti con il 56enne di Collebeato, il secondo soggetto finito in manette. Proprio i controlli a carico dell'uomo, che frequentava l’oratorio del paese alle porte della città, hanno portato alla scoperta del certificato di invalidità per Hiv.
Al momento sono stati accertati quasi 30 rapporti tra l’uomo affetto da Hiv e altrettanti giovanissimi.
Il sindaco di Montichiari Mario Fraccaro e il comandante della Locale Cristian Leali lanciano un appello: chi teme di essere stato infettato non abbia vergogna e si faccia avanti, rivolgendosi al comando della Polizia Locale dove sarà indirizzato alle strutture adeguate per tutti gli accertamenti medici del caso.
Al 41enne arrestato a Brescia viene contestato anche il reato di detenzione di materiale pedopornografico dal momento che, nel corso della perquisizione della sua abitazione, sono state rinvenute in quella che è stata ribattezzata la cameretta degli orrori oltre 330mila immagini a soggetto pedopornografico.
Nell'inchiesta, oltre ai due arrestati, sono coinvolte altre tre persone, indagate a vario titolo per sfruttamento della prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico.
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