La Fiera di Montichiari riparte dall’elettronica
Quattro ingressi con termoscanner facciale, un’applicazione per monitorare gli accessi massimi simultanei, oltre cinquanta punti per l’igienizzazione delle mani, un nuovo layout espositivo che favorisca il distanziamento, un registro delle presenze, più personale per vigilare e uno sconto del 15% per chi acquista i biglietti online: sono alcuni degli elementi che caratterizzano il piano anti-Coronavirus per la ripartenza del Centro fiera che, da questo fine settimana, rompe il lungo e obbligato lockdown iniziato quel fatidico giorno in cui venne sospesa Golositalia. La ripartenza è in programma sabato e domenica con la Fiera dell’Elettronica, nota mostra mercato dedicata agli appassionati di informatica, elettronica e high-tech. Ripartenza.
«Dagli espositori abbiamo ricevuto una buona risposta, tanto che la partecipazione è pari a quella dell’edizione 2019: essendo una fiera-mercato ci sono sia la volontà, sia la necessità, da parte loro, di partecipare e ripartire - commenta il direttore del Centro fiera Ezio Zorzi -. Essendo soci dell’Aefi (Associazione Espositori e Fiere italiane), mettiamo in atto i protocolli elaborati con gli operatori fieristici italiani al fine di garantire, per quanto di nostra competenza, la sicurezza dei visitatori e degli addetti ai lavori. Siamo attrezzati di termoscanner facciali che permetteranno di bloccare fuori dal perimetro del polo coloro che hanno una temperatura superiore al consentito. All’ingresso vi sarà inoltre personale apposito per monitorare gli accessi, e sono previsti percorsi per il distanziamento. Abbiamo avviato una campagna per incentivare l’acquisto online del biglietto, in modo da rendere più scorrevole l’ingresso e anche la raccolta dati per il registro delle presenze. All’interno ci sarà personale incaricato di controllare il rispetto del distanziamento, che dipenderà chiaramente anche dalla responsabilità del singolo; ci saranno punti per l’igienizzazione delle mani e verranno svolte, in tutte le aree utilizzate, sanificazioni delle superfici di contatto, oltre che una disinfezione serale delle aree comuni. È obbligatorio l’uso della mascherina».
Il treno organizzativo è in moto da mesi: «Da giugno ci siamo messi all’opera per l’organizzazione in sicurezza delle fiere previste nel secondo semestre del 2020, pur non avendo all’epoca la certezza, da parte delle autorità, di poterle concretizzare: certezza giunta solo con il Dpcm di agosto» continua Zorzi, evidenziando la complessità organizzativa in questa situazione. Grandi sono stati gli sforzi delle fiere in seguito all’emergenza, ma molto dipenderà dagli eventi in calendario sino alla fine del 2020: «Durante il lockdown il Centro fiera ha anticipato la cassa integrazione ai dipendenti- dice Zorzi-. Sul fronte del fatturato, secondo le previsioni generali dell’Aefi, per il comparto la riduzione di quest’anno sarà del 50-60%, ma molto dipenderà dagli eventi in programma sino a fine 2020. Noi abbiamo in calendario ben otto manifestazioni maggiori, a cui si aggiungono eventi minori. Siamo pronti per ripartire».
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