La Bassa si lecca le ferite e guarda il cielo
Ore di lavoro dopo il diluvio. La domenica di tregua. I danni ingenti ai campi. E i pesci che ritrovano la libertà
La Bassa al lavoro dopo il nubifragio
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Dopo la notte nera di acqua e vento tra venerdì e sabato la Bassa si lecca le ferite e fa la conta dei danni. Orzinuovi è stato l’epicentro, ma tutto il territorio è stato messo in ginocchio.
In una notte è caduta la pioggia di un mese. Il risultato? Case allagate, piazze come piscine, strade trasformatesi in fiumi. E chi inserisce le ondate di maltempo nella casella dei principali pericoli per la prosperità della propria attività in queste ore guarda il cielo con preoccupazione.
Il comparto ortofrutticolo prevede danni del 40-50% sul raccolto di settembre-ottobre. Per i coltivatori di mais e per il settore vitivinicolo, fortunatamente, non si può ancora parlare di stagione completamente compromessa. Ma altri temporali delle proporzioni di quelli di venerdì notte potrebbero avere conseguenze fatali.
Stando alle previsioni dovremmo aspettarci un lunedì sera soleggiato. Ma nella notte le cose dovrebbero mettersi male, aprendo a un martedì di pioggia che promette temperature basse e situazioni critiche. Tradotto in parole povere: altri temporali, probabilmente molto forti. Temporali che colpiranno il bresciano, ma è troppo presto per dire quali zone della provincia.
Intermezzo per chi aspetta che l’estate arrivi una volta per tutte: non è assolutamente detto che ciò succeda. Un luglio piovoso anticipa un agosto e un settembre africani? È una diceria. Potrebbe succedere, ma anche no.
Torniamo al maltempo e ai danni. Questa domenica ha dato qualche ora di tregua ai territori flagellati dalla pioggia. Ma non c’è stata pausa per chi è stato impegnato nelle opere di bonifica. A Orzinuovi cantine e seminterrati sono stati puliti e asciugati anche con l’uso delle idrovore della Protezione civile e dei Vigili del Fuoco. Canali e piazzali colmi d’acqua, quadri elettrici da controllare e riparare. È stata una domenica di lavoro a 360°.
Il temporale, come si diceva, non ha risparmiato le arterie del traffico. Il ciglio della strada che da Orzinuovi porta a Soncino ha ceduto. La polizia locale ha provveduto a restringere la carreggiata per agevolare l’intervento dei tecnici.
Infine, nelle ore di paura, anche un fatto tra il curioso e il paradossale. Perché grazie al diluvio c’è pure chi ha trovato la libertà. Il laghetto di un circolo sportivo è tracimato tanto da permettere a diversi quintali di pesce di «scappare» dal bacino raggiungendo la seriola e quindi l’Oglio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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