Bassa

La bandiera della pace a a Mairano si moltiplica

Italia Viva l’ha affissa su una trentina di cartelloni pubblicitari in polemica col sindaco
Per le strade le affissioni - © www.giornaledibrescia.it
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La polemica passa anche dai cartelloni pubblicitari e così Mairano si tinge di arcobaleno. Tutto è iniziato la scorsa settimana quando il sindaco decise di togliere dal cancello della scuola primaria la bandiera della pace e i lavoretti dei bambini, spostandoli all’interno del plesso e sostituendoli con uno striscione con la parola «pace», corredata dalle bandiere della Russia e dell’Ucraina.

Una scelta che ha fatto molto discutere in paese e che è stata pesantemente stigmatizzata da alcuni genitori, oltre a trovare la condanna dell’opposizione e pure dell’Anpi, che ha promosso una manifestazione ad hoc. La serie di contestazioni e iniziative è proseguita: ieri mattina infatti Italia Viva Bassa bresciana ha acquistato una trentina di spazi pubblicitari liberi per affiggervi dei manifesti con la stampa della bandiera della pace.

L’obiettivo, hanno spiegato gli esponenti del partito, è «ripristinare quel buon senso che a nostro avviso è completamente venuto a mancare. Questo nostro gesto lo dedichiamo soprattutto ai bambini del Comune di Mairano perché proprio loro, forse più degli altri, si saranno chiesti "perché togliere la bandiera della pace?". Vogliamo dirvi che avevate ragione voi, che era giusto appendere quella bandiera ed ora, proprio grazie a voi, di bandiere della pace ce ne saranno trenta volte di più in tutto il paese».

Un gesto eclatante che non è di certo passato inosservato. «La bandiera e i lavoretti dei bimbi - spiega il sindaco Igor Zacchi - non sono stati eliminati, bensì spostati all’interno del plesso scolastico. Il drappo arcobaleno all’esterno è stato sostituito da uno striscione con una scritta eloquente: "pace". I soldi spesi da Italia Viva potevano essere destinati ad aiuti umanitari, ma capisco anche che abbiano bisogno di fare bischerate per ottenere visibilità e aumentare i pochi consensi sul territorio. La foto di Maria Elena Boschi secondo me avrebbe attirato maggiormente l’attenzione. Se volessero fare pace chiedo fin da ora che sia inserita nella delegazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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