Italcarni, processo a febbraio, Osio verso il patteggiamento
Due anni e sei mesi. Questa la condanna che i legali di Federico Osio, amministratore unico di Italcarni intende patteggiare con la Procura. E’ accusato di adulterazione di carne destinata ad alimentazione umana, maltrattamento di animali e smaltimento illecito di rifiuti per quello che succedeva all’interno del macello di Ghedi, sotto sequestro da un mese.
Gli animali venivano tirati giù dai camion con catene di ferro, cadevano, si procuravano ferite che poi andavano ad infettare la carne. Ne hanno trovata anche con valori batteriologici 50 volte i limiti consentiti. Poche settimane fa davanti al pubblico Ministero Ambrogio Cassiani Osio aveva ammesso tutte le responsabilità in due ore di interrogatorio.
«Tutto quello che contestate è vero. Non sapevano della gravità delle azioni contestate, non pensavamo di generare rischi elevati per chi avrebbe comprato carne» ha spiegato. Ora va verso il patteggiamento. Si sfilerebbe così dal processo, inizio fissato per il prossimo 12 febbraio, dove saranno invece imputati due dipendenti del macello e due veterinari Asl che non avrebbero effettuato i controlli richiesti.
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