Bassa

«Io ci sto», il sindacato accusa: «L'iniziativa ricorda Fantozzi»

La Fabi critica l'iniziativa di Intesa Sanpaolo. Dall'istituto bancario rassicurano: «Nessuna conseguenza per Katia Ghirardi»
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«Non ci sarà ovviamente alcuna conseguenza per Katia Ghirardi», rassicura l'ufficio comunicazione di Intesa Sanpaolo, quasi stupito in realtà dalla preoccupazione dimostrata online sul futuro professionale della direttrice della filiale Castiglione delle Stiviere dopo il video che ha raccolto milioni di visualizzazioni online
 
Per gli utenti dei social, però, il grande assente non è quel Fabio evocato nel filmato, bensì il sostegno aperto dell'azienda, che a detta di molti avrebbe dovuto esprimersi, pubblicamente appunto, facendole da scudo in qualche modo, anche ironicamente, suggerisce qualcuno.

Sempre l'ufficio comunicazione dell’istituto precisa che «i vertici di Intesa Sanpaolo hanno espresso subito alla collega la piena solidarietà e vicinanza». 

A far discutere è anche la nota sindacale pubblicata sul sito della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani) intitolata «Il grottesco scambiato per realtà», in cui si chiede «che simili iniziative vengano abbandonate». Quali iniziative? Il contest sull'autoproduzione di video «originali, corali e, se volete, ironici» (come riporta la locandina) da cui tutto ha avuto origine. 

«Le immagini che abbiamo visto riportano alla memoria la saga di Fantozzi e il Direttore Totale - si legge nel comunicato -, per cui di primo acchito si è portati a credere ad una parodia, ma ad una analisi più approfondita risulta invece tutto vero e alla risata spontanea subentra la mortificazione». E ancora si legge: «Ci viene riferito che la partecipazione sarebbe stata volontaria, ma l'espressione dei colleghi nei filmati non sempre lo lascia intendere». 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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