Infortunio mortale sul lavoro, la vittima abitava a Castelcovati
È Vasile Necoara, rumeno di 54 anni, la vittima dell’incidente sul lavoro avvenuto in una fonderia a Torbole Casaglia. L’uomo, sposato e con figli, abitava a Castelcovati.
Dipendente di una ditta esterna con sede a Travagliato, stava effettuando lavori di manutenzione ad alcune tubature quando è precipitato in una botola per oltre dieci metri.
Cgil, Cisl e Uil della Lombardia chiedono azioni concrete di prevenzione per gli infortuni sul lavoro. «È l'ottava vittima in occasione di lavoro solo nell'ultimo mese nella nostra regione» sottolineano.
Per Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia: «Serve volontà politica per garantire la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Le risorse ci sono, le dichiarazioni anche, ma i ritardi si accumulano e continuiamo a contare i morti». «Ormai - ha sottolineato Ugo Duci, segretario generale della Cisl Lombardia - assistiamo a una strage quotidiana. Questa Regione deve smetterla di prendere impegni, di fare promesse e non realizzare niente di quel che servirebbe per evitare questa strage. Servono 800 ispettori , professionisti della prevenzione e dei controlli».
E Danilo Margaritella, segretario generale Uil Lombardia, ha infine evidenziato: «Operai, facchini, muratori, braccianti: a morire sono i lavoratori più umili, quelli che nemmeno ci ricordiamo che esistono, quelli che soffrono ogni giorno. Quei morti sono gli ordini di cibo che vogliamo avere entro poco portati da chi non ha tutele e che deve correre per guadagnare. Quei morti sono il gadget tecnologico comprato online consegnato da lavoratori obbligati a ritmi insostenibili e disumani. È doveroso dire basta a tutto questo».
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