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Infezioni da Hiv: dai parcheggi di notte alla stanza degli orrori

L'inchiesta sulla prostituzione minorile «Baby parking» ha portato alla luce la vicenda del 56enne sieropositivo che infettava i ragazzi
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Tutto comincia nei parcheggi, di notte. Quelli del Centro Fiera del Garda o del Velodromo, sempre a Montichiari, diventano, col calare del buio, luoghi di incontri per ragazzi, spesso minorenni, con i loro clienti adulti.

«Baby parking» è appunto il nome dell’indagine sulla prostituzione minorile che ha portato ai domiciliari un 56enne di Collebeato, sieropositivo, accusato di aver voluto infettare i giovani con cui aveva, a pagamento, rapporti non protetti.

Nella rete della Polizia Locale è finito anche un 41enne di Brescia: in casa sua è stata scoperta una cameretta degli orrori, dove venivano conservate oltre 300mila foto pedopornografiche. L’uomo è stato arrestato dopo che gli agenti l’hanno trovato in auto in compagnia di un sedicenne. Lo stesso ragazzino che ha poi portato gli agenti a risalire al 56enne, intenzionato - secondo quanto riportato dagli inquirenti - a vendicarsi per il virus contratto nel 1997.

Altre tre persone sono state indagate nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani. 

Le accuse comprendono prostituzione minorile, detenzione e produzione di materiale pedopornografico, adescamento di minori e tentate lesioni gravissime.

 

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