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Inferno in A21: i morti, l'autista sotto choc e l'inchiesta

La tragedia in A21 lascia quattro vite spezzate e l'autista del tir, negativo ai test, sotto choc. Aperta un'inchiesta
INFERNO IN A21, QUATTRO MORTI
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Solo nel primo pomeriggio di oggi ha saputo che l’incidente provocato ieri sera aveva avuto un così tragico epilogo. Gabriele Marzilli, autotrasportatore 41enne nato a Frosinone e padre di un bambino, non immaginava che il suo Tir impazzito lungo l’autostrada A21 in territorio di Manerbio, nel Bresciano, avesse distrutto quattro vite. Quelle dei componenti della Tony Mac Music Show, band musicale piemontese, che viaggiavano verso casa, a Cuneo, dopo una tournée in Trentino. Sono morti a bordo del loro pulmino rimasto schiacciato dal mezzo pesante che ha fatto un salto di corsia poco dopo le 22.30 di domenica sera. 

Sono tutti morti sul colpo. Antonio Levrone avrebbe compiuto 40 anni proprio oggi, con lui sono deceduti Gianpaolo Giacobbe di 45 anni, Marco Inaudi, 39 anni e il più giovane della band, Paolo Papini di 31 anni. Erano specializzati in feste e matrimoni e reduci da alcuni concerti in Val di Non. Le salme, ricomposte in giornata al Civile di Brescia, sono state riconosciute dai parenti arrivati dal Piemonte. 

Feriti nello schianto anche tre ragazzi polacchi che con la loro auto viaggiavano poco distanti dal pulmino dei musicisti e che hanno evitato il Tir, ma non l’impatto contro il guard rail. L’autotrasportatore, dipendente della bresciana Baby Race srl - società di go kart -,  ha riportato traumi vari, non è in pericolo di vita ma è ricoverato all’ospedale di Manerbio. “Non ricordo nulla. Il vuoto” ha detto ai medici prima di sprofondare in uno stato di choc non appena saputo della morte di quattro persone.

Le analisi hanno escluso che l’uomo possa aver fatto uso di alcol e droga prima di mettersi al volante del suo Tir che, carico di go kart, tornava da una gara in provincia di Pavia. Potrebbe aver avuto un colpo di sonno e essere rimasto vittima di un malore improvviso, secondo i primi pareri medici.

Il sostituto procuratore Isabella Samek Lodovici, acquisti gli atti della Polizia stradale di Montichiari intervenuta ieri sera sul posto, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e lesioni, in attesa di poter interrogare l’autotrasportatore che non ricorda nulla dell’inferno vissuto lungo la A21 cinque chilometri prima dell’uscita che avrebbe voluto imboccare per far ritorno a casa.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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