Bassa

Indagine sul centro di Torbole, la replica della sindaca

Si dice sorpresa e amareggiata Roberta Sisti per il suo coinvolgimento all’interno dell’inchiesta legata a reati fiscali
Roberta Sisti - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Si dice sorpresa e amareggiata Roberta Sisti, sindaca di Torbole Casaglia, per il suo coinvolgimento all’interno dell’inchiesta legata a reati fiscali che sta coinvolgendo Massimo Cellino. Oltre al patron delle rondinelle, per turbata libertà degli incanti è indagata la sindaca e i componenti della giunta che hanno seguito al vicenda. Di seguito il testo completo del comunicato diramato in serata. 

«Sono sorpresa e amareggiata per quanto sta accadendo in queste ore con l'apertura di una indagine della Procura sul centro sportivo del Brescia. Dal primo giorno in cui la giunta che ho l'onore di guidare come sindaco si è insediata al governo di Torbole Casaglia qualcuno ha cercato di gettare fango su noi amministratori ed il nostro operato. Per mesi siamo stati costretti a difendere l'onorabilità della nostra azione di governo da attacchi politici che sono pure sfociati in ben sei ricorsi avanti al tribunale amministrativo locale. In tale sede peraltro si è già fatta giustizia e sul più corretto piano tecnico-giuridico delle infondate e fantasiose dietrologie che hanno animato i ricorrenti, in un caso pure con sentenza già divenuta definitiva. Più in generale, la nostra amministrazione non si è sottratta da tali attacchi che ha al contrario affrontato a viso aperto e con la trasparenza che ci ha sempre contraddistinti. Sono tranquilla, anche questa volta sapremo far emergere la nostra onestà. Sono state evidentemente raccolte e si è voluto dare seguito a suggestioni e dietrologie che qualcuno in paese fa circolare ormai da anni e che riguardano la vendita del terreno in cui il Brescia ha costruito poi il suo centro. Rispettando il lavoro dei magistrati mi si permetta però di avanzare qualche remora sulle modalità: il pm ha derogato per una perquisizione notturna, nelle nostre case, con le nostre famiglie. D'altro canto si sa: a Torbole Casaglia la politica funziona così da 30 anni, si colpiscono le persone nel privato, negli affetti ed andando sul personale. Sono fiduciosa e la Giustizia saprà riconoscere l'onestà del nostro operato, ma qualcuno poi risponderà di queste ingiurie e diffamazioni. Siamo a disposizione, come sempre, per chiarire ogni cosa perché chi lavora per il bene della comunità non può che avere fiducia nelle istituzioni che rappresenta con onori e oneri».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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