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Incendio nel capannone di materiali plastici: fiamme domate

Il rogo a Alfianello è scoppiato martedì notte, ieri mattina era ancora visibile una nube di fumo. Prosegue la bonifica
Nella zona industriale, ieri mattina fumo nero si alzava dallo stabilimento della Rpf - © www.giornaledibrescia.it
Nella zona industriale, ieri mattina fumo nero si alzava dallo stabilimento della Rpf - © www.giornaledibrescia.it
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Fiamme alla Rpf srl di via Mazzini ad Alfianello, dove per ore i Vigili del fuoco hanno lavorato per estinguere l’incendio divampato nello stabilimento dell’azienda che tratta materiali plastici. Il primissimo allarme risale alle 23 di martedì, quando l’addetto alla vigilanza si è accorto di quanto stava accadendo in uno dei capannoni del vasto insediamento a quell’ora non operativo. Si è azionata così la macchina dei soccorsi.

Sul posto sono giunte molte squadre dei Vigili del fuoco. In campo anche i Carabinieri. Nella notte si è riusciti, con grande sforzo, a dichiarare l’incendio sotto controllo, ma non estinto del tutto, come dimostrava la nube di fumo che anche ieri mattina, dalla zona industriale, rigava i cieli di Alfianello, destando non poca preoccupazione. Problemi di stabilità del fabbricato hanno reso difficili le ultime fasi necessarie per «disinnescare» una volta per tutte i cumuli dei materiali plastici andati a fuoco (si parla di svariati metri cubi): il rischio di crollo ha richiesto quindi passaggi ulteriori. 

Per tutta la notte la struttura è stata sorvegliata da unità dei Vigili del Fuoco - al momento presenti con personale del Comando di Brescia e del distaccamento volontario di Palazzolo - che oggi proseguiranno nella delicata fase di smassamento del materiale presente nello stabilimento fino a definitiva bonifica.

Verifiche

«La Rpf - hanno illustrato il presidente Fermo Fiori e l’amministratore delegato Francesco Roda - si occupa del recupero di materie plastiche finalizzato alla produzione di Css, ossia di combustibile solido secondario: da rifiuto a prodotto». Il capannone bruciato era il deposito del prodotto della lavorazione. «L’impianto - ha aggiunto Fiori - è nuovo di zecca».

Nella mattinata di ieri ha raggiunto l’impianto anche una squadra del dipartimento Arpa di Brescia, guidata dal direttore Fabio Cambielli. L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sarebbe stata avvertita dell’accaduto solo ieri mattina, cosicché non è stato possibile compiere i rilievi per definire le eventuali concentrazioni di diossina. Il dipartimento bresciano si sta comunque occupando degli altri controlli di rito.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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