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Incendio alla Cartiera, ipotesi scintille da un muletto

Nel rogo divampato a Montichiari domenica
Le immagini del rogo alla Cartiera del Chiese - © www.giornaledibrescia.it
Le immagini del rogo alla Cartiera del Chiese - © www.giornaledibrescia.it
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All’origine del poderoso incendio divampato domenica pomeriggio nel piazzale esterno della Cartiera del Chiese a Montichiari, ci potrebbe essere stato il malfunzionamento di un macchinario, sembra un muletto. Esso avrebbe provocato le scintille che avrebbero poi innescato le fiamme sulla prima catasta di carta da macero. Da quanto appreso, sarebbe questa l’ipotesi ritenuta più probabile dai Carabinieri impegnati nelle indagini. Ieri era il terzo giorno di lavoro intenso dei Vigili del fuoco che, in particolare, hanno proseguito le operazioni per smassare i cumuli di carta bruciati, al fine di contrastare ogni rischio che l’incendio riprenda corpo e di bonificare.

Nella mattinata, il cielo di Montichiari era ancora «rigato» dal fumo: ricordiamo, come riportato nei giorni scorsi, che domenica sera il dipartimento bresciano dell’Arpa, per sicurezza, ha avviato un monitoraggio volto ad approfondire gli eventuali impatti sull’aria. Intanto le associazioni ambientalistiche, ma anche il sindaco di Montichiari Marco Togni, hanno segnalato all’Arpa la presenza di una pozza che si è formata in prossimità dell’argine del Chiese, al di fuori della recinzione della Cartiera, ossia all’altezza dei piloni della tangenziale: la pozza, almeno nel pomeriggio di lunedì, è sicuramente tracimata finendo dritta nel fiume; ieri mattina, invece, non traboccava.

«Siamo a conoscenza della situazione: la prima segnalazione mi è giunta dal sindaco e le associazioni hanno contattato i miei tecnici- informa Fabio Cambielli, direttore del dipartimento bresciano dell’Arpa-. Per spegnere l’incendio sono necessarie grandi quantità di acqua e il depuratore presente all’interno non riesce a gestire quelle eccessive, dunque va in sfioro diretto; inoltre non si può escludere che esse, vista la quantità, “sfuggano” dalla recinzione e percolino. Essendo bruciata carta, non sussiste una condizione di allarme ambientale. Ad ogni modo - conclude il direttore dell’Arpa di Brescia - non ci sono alternative, se non smettere di spegnere  l’incendio, cosa che, logicamente, colliderebbe con la tutela della pubblica incolumità che ha la prevalenza».

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