Bassa

Incendi e danni in paese, poi il furto alla Festa dell’Unità

Inquietanti episodi, forse dei diversivi, prima che qualcuno prelevasse la cassa nella notte
L’incendio. Il sopralluogo del sindaco con i carabinieri al luogo dell’incendio al chiosco -  © www.giornaledibrescia.it
L’incendio. Il sopralluogo del sindaco con i carabinieri al luogo dell’incendio al chiosco - © www.giornaledibrescia.it
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Due incendi, un furto e una gomma bucata: in piazza Donatori di sangue, la nottata tra lunedì e martedì, è stata piuttosto turbolenta. E ora tutti si domandano se ci sia un legame tra i fatti oppure no.

Erano circa le 4 quando il bar "Chiosco"- di proprietà comunale, ma gestito da privati- ha preso fuoco. I Carabinieri della stazione di Gambara, che si trova proprio dall’altra parte della strada, hanno subito avvertito i Vigili del Fuoco di Verolanuova, i quali hanno domato il rogo: stando ai loro accertamenti, sarebbe scaturito da un mozzicone di sigaretta spento male, gettato in un cumulo di rifiuti all’esterno del chiosco, che ora è inagibile.

L'incendio sembrerebbe quindi puramente accidentale. Non era il primo della nottatta, però. Infatti, attorno alle 23.30, all’interno dell’area del piazzale in cui era in corso la 72esima edizione della Festa dell’Unità (si è conclusa martedì sera, si era incendiato un bagno chimico. Un episodio contenuto, tanto che le fiamme sono state spente con un estintore dai promotori della manifestazione, che è tranquillamente proseguita.

Poi, all'1.30, si è presentato un imprevisto a cui, al momento, non si è dato peso: il segretario del Pd di Gambara, Sergio Barozzi, si stava recando a depositare in banca l’incasso della penultima serata di festa, ma una delle gomme dell’auto era forata. Poco male, rapido cambio macchina, dritti in filiale e incasso al sicuro. Il fondo cassa di monete, invece, come d’abitudine, è stato lasciato in uno dei piccoli container, adibito a ufficio, in piazza. Del resto, l’area veniva sorvegliata tutte le notti da alcuni volontari, quindi si pensava non fosse in pericolo.

Martedì mattina però, la brutta sorpresa: qualcuno aveva scassinato la serratura, asportando la cassetta contenente monete per un valore che supera gli 8mila euro, così come risulta dalla denuncia.

A quel punto, una volta scoperto il furto, gli organizzatori della manifestazione hanno ripercorso i fatti e adesso si chiedono se gli incendi e la gomma a terra non siano gesti volontari funzionali al furto, insomma dei diversivi per distrarre i presenti così da sottrarre il bottino.

«Lascio a chi di dovere ricostruire l’accaduto- interviene Barozzi-. Le coincidenze però sono troppe. Per quanto riguarda il furto, non era mai accaduto alla Festa dell’Unità: siamo senza parole. In ogni caso non crediamo che tutto ciò sia legato a questioni ideologiche. L'obiettivo erano i soldi». Le indagini. I Carabinieri della Compagnia di Verolanuova, guidati dal capitano Tedros Christian Comitti Berè, stanno indagando sul furto. Visioneranno i filmati dei lettori di targhe e dei sistemi di videosorveglianza del paese. Le forze dell’ordine, per ora, sono propense a dubitare che incendi e gomma a terra abbiano un legame col furto; potrebbero benissimo essere fatti accidentali, ma non mancheranno di accertarsene.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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