Bassa

In una notte fa scattare due volte l'etilometro

I controlli della Polizia locale di Montichiari hanno avuto una singolare protagonista.
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Diciotto patenti ritirate, di cui una a una donna che, oltre a essere «recidiva», viaggiava in auto con la figlioletta di quindici mesi.
È il risultato dei controlli che quattro pattuglie della polizia locale di Montichiari hanno messo in atto per dar corso alle direttive dell'amministrazione comunale volte alla prevenzione delle stragi nel fine settimana.

Sabato notte, gli uomini della polizia locale hanno fatto una serie di controlli sulla Lenese, in località Sant'Antonio: dalle 11 di sera alle 5 del mattino hanno fermato e controllato molte auto e altrettanti automobilisti, a 15 dei quali (tutti giovani) è stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza (uno è risultato positivo anche al test della cocaina). Ad un automobilista è stata sequestrata l'auto perché s'è rifiutato di sottoporsi al test, mentre ad altri due conducenti è stata ritirata la patente perché viaggiavano ad una velocità di oltre 40 chilometri orari rispetto al consentito.

«Il caso più singolare - racconta Cristian Leali, comandante della polizia locale - è quello di una donna di Bagnolo, che abbiamo fermato verso mezzanotte. Aveva in auto la figlia di 15 mesi, ma soprattutto aveva in corpo un tasso alcolemico ben superiore al consentito: 1,77 grammi al litro. Le abbiamo ritirato la patente e abbiamo chiamato una terza persona, alla quale abbiamo affidato il compito di portare a casa l'auto. Figuratevi la sorpresa quando, alle 3 del mattino, sempre nello stesso blocco stradale, abbiamo fermato la stessa auto, con alla guida la stessa persona, che era ancora in stato di ebbrezza. Evidentemente la donna era andata a casa, aveva ripreso l'auto e s'era rimessa in strada…».
In tre ore la donna ha collezionato due denunce per guida in stato di ebbrezza, guida con patente ritirata e tre mesi di fermo per l'auto». Nella stessa notte la Polstrada ha ritirato altre tre patenti.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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