In un allevamento di Leno 400 tacchini adulti uccisi dal caldo
Il caldo s’è trasformato in un vero e proprio killer non solo per gli uomini (da Ascoli, Milano e Verona sono giunte le notizie dei primi decessi), ma anche e soprattutto per gli animali. In un allevamento di Leno, ad esempio, ieri mattina i proprietari hanno scoperto che, a causa della temperatura, circa 400 tacchini sono morti.
«Quando ci sono queste ondate di caldo - ci ha spiegato il proprietario - capita che, nonostante il rispetto delle normative sul benessere animale, ci sia un aumento della mortalità degli animali. Ma la morte di tanti tacchini in una sola volta rappresenta una situazione decisamente anomala». Ovviamente questa morìa ha implicazioni economiche affatto indifferenti. I tacchini, infatti, non erano appena nati, o comunque nella prima fase della loro vita, ma quasi pronti per essere venduti.
Animali accuditi e mantenuti per decine e decine di giorni. Il proprietario dell'allevamento faceva riferimento alla normativa sul benessere animale, perché negli ultimi anni gli allevatori si sono attrezzati per prestare attenzione al rispetto di queste leggi. Non a caso, nei capannoni sono previsti sistemi ad hoc che, in situazioni come queste, consentono di «raffrescare» un po’ gli ambienti: ventole che smuovono l’aria, ad esempio, ma anche, per le vacche e i bovini in generale, impianti che spruzzano acqua sugli animali. Ma il caldo di questi giorni è davvero eccezionale, al punto che pure questi sistemi possono rivelarsi davvero insufficienti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato