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«In Piazza con Noi»: segui la diretta da Dello

Clara Camplani e Marco Recalcati parlano con il sindaco Riccardo Canini e la vice Rossella Cavalli
In piazza con noi
In piazza con noi
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I chiodini sono cresciuti nelle notti delle settimane passate, i cercatori hanno trovato abbondanza nei loro posti stabiliti e la Sagra del Chiodino, 30 anni di vita, anche se in una rappresentazione culturale e appena accennata, attira il paese, la comunità di Dello e rinforza la simpatia tra campagna e centro.

Il chiodino, del resto, cresce sulla porta di casa, buono e atteso, simbolo di un autunno ancora coccolato da certi tagli di luce spiazzanti come un gol di Ibra; o una volata di Lukaku, par condicio post derby. «In Piazza con noi» torna a Dello domenica dalle 11, l’ultima del mese prima di entrare nella preghiera per i nostri Santi e per i nostri Morti e da alcune settimane andiamo avanti e indietro da questo Dello, bello e da conoscere meglio, con un piazza dignitosa e frazioni ricche di chiesette e castelli, di cascine e di villette amate.

Clara Camplani e Marco Recalcati parlano con il sindaco Riccardo Canini e la vice Rossella Cavalli, stabiliscono insieme la strategia della festa di domenica. Impostazione: prudenza e memoria del Covid, niente piagnistei, niente leggerezze, avanti con giudizio.

La bandiera di questa «In Piazza con Noi» si colora di tinte giuste, meglio il blu del tramonto- ultimi minuti della pianura invece del rosso fuoco, appena prima, quando illumina un ovest padano di crepuscoli prenotturni e strepitosi, impensabili per chi non li vede. Dicevamo una bandiera di festa con blu e un bel bianco lucido, come le vesti del Savoldo, come il bianco degli occhi intorno all’espressione marrone scuro dello sguardo di fra Giacomo Bulgaro, beato e protettore della Pieve della Formigola a Corticelle di Dello.

La Pieve, con i nervi di un millennio, lucidati da restauri adeguati, prende il nome dal canale Formigola, spiegano bene i leader dell’associazione Amici della Pieve, il presidente Stoppani e il vice Quadrini; e il nome non ha nulla a che fare con quella pretesa formica nella mano sinistra di una bella Madonna Cinquecentesca, ben dipinta. Al tempo di un buon restauro apparve un fiorellino al posto della cosiddetta formichina e così fu espulsa l’idea fasulla di una precedente formica-formicola.

Compariranno gli esempi delle beneficenze (con Eleonora Dalé), le fotografie organizzate magistralmente da Pietro Arrigoni, si parlerà fittamente del coraggio nella sofferenza di Cesira Pezzoli Baroni, andata via dopo anni di resistenza, lei così bella e così generosa con i tanti amici di Dello, con gli amici dell’aeronautica di cui fu madrina indimenticata.

Si parlerà nella distanza di una misura storicizzata da una tradizione di pudore e di rispetto e al banchetto con cucina extra protetta si ritroveranno anche quelli delle Terre Basse, quei Comuni amici da cui scaturisce la voglia di una comunità della Pianura di cui abbiamo ascoltato i sogni nel municipio del sindaco Giacomo Uccelli, a Barbariga, distante da Dello un viaggetto in apnea.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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