«In piazza con noi» lungo l’Oglio per un omaggio a Paneroni
È uno dei paesi più ordinati dopo la discesa lungo il fiume Oglio da Palazzolo a Villachiara, una teoria di case discrete, dimore e palazzi e giardini municipali secondo buona estetica e rappresentazioni curiose, un centro storico riconoscibile e ordinato.
Quest’estate un mezzo uragano ha sconquassato Rudiano, oggi le ferite sono cucite e non più sanguinanti. Noi di «In Piazza con noi» domenica alle 11 in diretta da Teletutto onoreremo una comunità umile e laboriosa dove la storia di sindaci e amministrazioni lungimiranti, dal Dopoguerra ad oggi, e certamente alla base la tenuta totale di una gente seria e orgogliosa della propria terra si sono distinte su tutta la fascia dell’Oglio dentro un’economia mista di artigianato, industria e di un pendolarismo su Milano ancorato ai pulmini.
In questa realtà umile e aggregatrice proviene un mondo resistente alle difficoltà dei nostri giorni ed emerge la bontà e l’umiltà di un personaggio come Giovanni Paneroni, morto nel 1950, astronomo tolemaico, sostenitore di una patafisica di attrazione, ancora calamitante nei nostri giorni in cui la scienza è dubitata e dice l’ultima parola chi a sera chiude la porta per ultimo. Paneroni è stato un uomo buono e libero, compreso dalla popolazione nella sua bontà e innocenza. Ha cresciuto nove figli e ad ognuno di loro ha portato un lavoro rispettabile.
«L’omaggio a Paneroni», dunque, domenica non si rivolge a una giustificazione scientifica - oggi completamente ridicola - delle sue teorie, ma alla sincera e visionaria vita di un personaggio, coraggioso a camminare in mezzo alle nevi di inverno, nelle campagne lontano dalle stazioni dei treni per evitare gli arresti della polizia fascista.
Non prima di essere entrato in un mercato dei paesi o di aver raggiunto le università di Milano per attrarre gli studenti e mostrare le prove di quella «terra non gira, o bestie» buona ad incantare centinaia di avventori. Al centro Giovanni Paneroni per esaltare la libertà e l’attaccamento ai valori semplici della provincia di cui attestò Indro Montanelli in diversi articoli e su cui ha lavorato ora, perfettamente, un regista e scenografo internazionale come Giacomo Andrico autore di un docufilm appena presentato al castello di Padernello con un successo straordinario e presto in giro per la Lombardia e l’Italia.
Vicino a Clara Camplani e Marco Recalcati, i nostri conduttori, il sindaco Alfredo Bonetti con lo stuolo femminile della sua giunta, i gruppi della musica e della solidarietà, l’associazionismo, libero e gratuito, venuto dalla storia dei cattolici e dei laici innamorati di un’idea di amicizia e di aiuto reciproco.
E sfiorerà l’anima di Clara e Marco l’aria di un fiume che passa sotto Rudiano un paio di chilometri e mostra un parco dignitoso nel rispetto e nella ricchezza di boschi riconoscibile e dimostrabile solamente se si entra fisicamente dentro, altrimenti l’Oglio rimane soltanto la disgrazia colpevole di chi vi butta dentro di ogni bestialità. Saremo al centro del paese, porteremo l’amicizia della nostra squadra dell’Editoriale Bresciana, rinsalderemo un rapporto storico tra giornale, televisione e comunità.
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