Bassa

In Piazza con Noi approda a Trenzano, terra di campi e risorgive

Le telecamere di Teletutto raccontano domenica la comunità nella Giornata del Ringraziamento
Ai microfoni Marco Recalcati e Clara Camplani - © www.giornaledibrescia.it
Ai microfoni Marco Recalcati e Clara Camplani - © www.giornaledibrescia.it
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La Giornata del Ringraziamento ancora al centro di In Piazza con Noi. Da Sabbio Chiese la scorsa settimana il racconto della festa degli agricoltori di Coldiretti; questa domenica invece le telecamere di Teletutto si accenderanno dalle 11 sui custodi della terra e sulla comunità di Trenzano, paese della Bassa noto per la massiccia presenza di risorgive e fontanili.

Nel comune e nelle sue frazioni - Cossirano, Convento, Pieve e Bargnana - vivono quasi 5400 persone. «Una comunità di gente perbene - dice con orgoglio il sindaco Italo Spalenza - gente che lavora, che si aiuta, che supera le difficoltà tenendosi per mano».

Figura simbolo

La massima espressione della capacità di essere e sentirsi comunità dei trenzanesi è tangibile ogni anno, il quattro maggio, in occasione della festività del patrono, san Gottardo, monaco benedettino, Abate del monastero di Hersfeld, vescovo di Hildesheim nel nord della Germania. Una festa che affonda le radici nel 1500 e raccoglie per una giornata intera la comunità in preghiera e nella solenne processione della statua raffigurante il santo e della reliquia custodita nella chiesa di Trenzano. Statua raffigurante san Gottardo che sarà eccezionalmente esposta dal 2 al 4 dicembre per celebrare i mille anni di ordinazione episcopale del patrono del comune.

Il vicario episcopale mons. Gaetano Fontana sabato 2 dicembre alle 20.30 presiederà la messa solenne. Il giorno seguente, dalle 21 lungo le vie del paese, si snoderà la fiaccolata organizzata per ringraziare tutti i volontari di Trenzano e invocare la pace, per dire basta alle guerre, con lo sguardo rivolto all’oggi rigogliosa pianta di kaki piantumata da dieci anni ormai nel giardino antistante la scuola secondaria di Trenzano. Un albero di seconda generazione che deriva da un esemplare esposto alla bomba atomica sganciata a Nagasaki il 9 agosto 1945.

«È simbolo di vita, di pace e rinascita - racconta la vicesindaco Anna Falsina - e negli anni studenti e docenti l’hanno adottata e se ne sono presi cura». «Nel linfa di quest’albero scorre la speranza - aggiunge il dirigente scolastico Rosa Mirando - dono immenso che rende la vita possibile. La presenza di questo silenzioso ospite su suolo di Trenzano ci invita, giorno dopo giorno, a scegliere la pace e non la guerra, la vita e non la morte».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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