«In Piazza con noi» a Remedello per un racconto tra storia e ambiente
In Piazza con noi a Remedello
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In Piazza con noi a Remedello
In Piazza con noi a Remedello
In Piazza con noi a Remedello
In Piazza con noi questa domenica torna a Remedello. Le telecamere del programma di Teletutto, condotto da Clara Camplani e Marco Recalcati, si accendono a partire dalle 11 da piazza Feltrinelli nella frazione di Remedello Sotto. Si torna nel Comune della bassa bresciana che già ci aveva ospitato nel giugno dello scorso anno in occasione della partenza del tir solidale verso l’Ucraina per raccontare come in meno di un anno il Comune guidato dal sindaco Simone Ferrari abbia investito in cultura e tutela dell’ambiente.
Tradizioni
I telespettatori infatti potranno conoscere ogni angolo del bellissimo MuArc, il Museo civico archeologico di Remedello, inaugurato a gennaio e ospitato all’interno dell’ex Chiesa dei Disciplini. Un museo che racconta come millenni di storia, di vita e di lavoro abbiano plasmato questa porzione di pianura sulle sponde del fiume Chiese e che diventa tappa centrale nel percorso della Capitale della Cultura 2023, perché conserva al suo interno oggetti e materiale di natura geologica e archeologica risalenti al Paleolitico, al Neolitico, all’Età del bronzo e all’Età del ferro.
La storia e le tradizioni di Remedello saranno al centro della puntata di In Piazza con noi, così come la tutela dell’ambiente e del territorio di Remedello che ha la sua perla più preziosa nel Parco di Interesse Sovracomunale del Basso Chiese: un luogo bucolico dove ancor oggi è possibile trovare le prime formazioni boschive caratteristiche degli ambienti fluviali che hanno un ruolo importante sia dal punto di vista paesaggistico che ecologico, in quanto offrono rifugio alla fauna e alla flora in via d’estinzione.
Con Francesca Ceruti, consigliere comunale con delega all’Ambiente, andiamo alla scoperta del Mulino di Remedello Sotto, bene prezioso di proprietà comunale gestito dal consorzio di agricoltori Compartita del Palpice. «Mulino rimasto in funzione sino a cinquant’anni fa, in parte ristrutturato grazie ad un prezioso contributo donato da un imprenditore e che oggi - dice la Ceruti - necessita di essere riqualificato per essere restituito ai remedellesi e a chi vorrà godere della sua bellezza che si completa grazie all’ambiente che lo circonda».
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