In paese tutti diventano postini perché le lettere sbagliano casa
Quando la corrispondenza arriva, ma ai destinatari sbagliati. E così si è tutti un po’ postini.
Accade spesso, infatti, che i residenti del paese trovino, nella loro cassetta delle lettere, le missive indirizzate ad altri cittadini. Qualcuno si fa carico personalmente della riconsegna ai legittimi destinatari (sì, a volte più di uno), altri le riportano all’ufficio postale con un «Non se ne può più!». Molti i remedellesi che hanno reclamato formalmente online o al direttore locale - come conferma lui stesso, specificando che «il centro di spedizione è a Castelletto di Leno» - e anche il sindaco ha scritto più volte a Poste italiane.
«Inizialmente ho lamentato la distribuzione a giorni alterni: in due settimane, solo cinque giorni di consegna - interviene il primo cittadino Francesca Ceruti-. Dopodichè ho segnalato che spesso le missive vengono consegnate a indirizzi sbagliati e che è capitato venissero recapitate il sabato da personale non identificabile da mezzo o abbigliamento». L’azienda le ha risposto: «Mi è stato detto che la causa poteva risiedere nei civici del paese che andavano riordinati», prosegue la Ceruti. Ebbene, è stato attuato il riordino della numerazione e della toponomastica stradale, che l’Amministrazione aveva già programmato, e il Comune ha inviato la banca dati a tutti gli enti erogatori di servizi, eppure i disagi persistono: «Piuttosto credo incidano i tagli al personale e il continuo cambio dei portalettere sul territorio», commenta il sindaco.
«Non si registrano giacenze significative - interviene la società da noi contattata-. Si sottolinea tuttavia il persistere sul territorio comunale di situazioni che incidono negativamente: in alcuni casi manca l’indicazione del numero civico sulla corrispondenza oppure non è aggiornato. I portalettere talvolta riescono ad ovviare all’imprecisione, ma ciò dilata i tempi di consegna. L’Amministrazione ha eseguito la parziale modifica della toponomastica e dei numeri civici, ma in alcuni casi non è comunque possibile risalire all’indirizzo aggiornato e una parte degli invii è resa al mittente».
Poste italiane ricorda «l’importanza di indicare sulle missive l’indirizzo completo di tutti gli elementi corretti; l’elencazione di tutti i possibili destinatari, talvolta mancanti, sulle cassette e l’aggiornamento degli indirizzi da parte dei mittenti, soprattutto da parte delle società erogatrici di servizi, alla luce dei cambiamenti attuati col riordino». I cittadini, esausti, lamentano soprattutto «il rischio che la privacy di ciascuno sia violata» e che «ai ritardi delle poste si sommano quelli legati alla riconsegna: non tutti hanno prontamente il tempo di risolvere i disservizi altrui!», interviene un remedellese.
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