In fuga dopo le botte, il 59enne è ancora irreperibile
La fuga continua. È sempre irreperibile il 59enne di origini rumene che venerdì notte a Carpenedolo ha picchiato a sangue la compagna, una ragazza di 26 anni ucraina e poi, credendola morta, ha dato fuoco all’appartamento dove viveva da sette anni in via 2 giugno con l’obiettivo di cancellare ogni traccia.
L’uomo, non nuovo ad atti di violenza nei confronti di giovani ragazze come hanno raccontato alcuni vicini di casa, ha colpito con calci e pugni la 26enne straniera che da alcuni giorni abitava con lui e che è rimasta a lungo in stato di semi incoscienza sul pavimento.
Fino a quando dei passanti hanno notato le fiamme nell’appartamento e hanno lanciato l’allarme, salvando di fatto la donna, poi trasportata in ospedale dove i medici hanno stabilito una prognosi di guarigione di 30 giorni.
Nel frattempo l’abitazione dell’uomo resta sotto sequestro e inagibile perchè le fiamme hanno distrutto parte dell’immobile.
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