Bassa

In cella da innocente: «Mi accusa di stupro, ma io la perdono»

Parla il 32enne scarcerato dopo 45 giorni con l'accusa di aver violentato la vicina di 87 anni
"NON CASPISCO MA PERDONO"
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«Senza l’esame del Dna sarei rimasto in carcere»: a stento trattiene le lacrime, Saint Petrisor, rumeno di 32 anni di nuovo uomo libero, scarcerato dopo 45 giorni passati in cella con l’accusa di violenza sessuale nei confronti della vicina 87enne a Castelcovati.

Ha pianto, Saint, quando ha potuto riabbracciare i suoi due figli. A scagionarlo è stata la prova del Dna: le tracce biologiche non sono sue, hanno detto gli esami di laboratorio effettuati tre volte. E per il giovane, in Italia da 13 anni è la fine di un incubo: «Non so perché s'è inventata che l'ho violentata - aggiunge -. Ma non sono arrabbiato, la perdono e la rispetto vista l'età».

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