Bassa

Impianto a biomasse a Quinzano, il sindaco è da prosciogliere

Il sostituto procuratore Antonio Bassolino ha chiesto sentenza di non luogo a procedere a favore di tutti gli imputati coinvolti nell'inchiesta
Andrea Soregaroli - © www.giornaledibrescia.it
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Mancano gli elementi probatori per sostenere l'accusa. Manca materia per chiedere il rinvio a giudizio del sindaco di Quinzano Andrea Soregaroli e delle altre dieci persone, tra imprenditori e amministratori comunali, imputate con lui di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, alla mancata bonifica, alla malversazione a danni dello Stato all'abuso d'ufficio e al favoreggiamento.

Questa la ragione per la quale il sostituto procuratore Antonio Bassolino ha chiesto sentenza di non luogo a procedere a favore di tutti gli imputati coinvolti nell'inchiesta aperta dall'allora procuratore aggiunto Sandro Raimondi sull'impianto a biomasse che avrebbe dovuto sorgere in via Torri a Quinzano, ma che non ha mai visto la luce. Il gup ha aggiornato l'udienza per l'intervento delle difese e la sentenza. 

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