Bassa

Il prof di matematica se ne va, festa d'addio alle medie di Leno

Antonio Isceri va in pensione dopo 43 anni: a settembre appenderà il registro al chiodo
Il prof Isceri alla festa d'addio all'insegnamento - © www.giornaledibrescia.it
Il prof Isceri alla festa d'addio all'insegnamento - © www.giornaledibrescia.it
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Quello dell’insegnante, certo, può essere concepito come un «semplice» mestiere. Ma c’è chi lo affronta come un atto d’amore. Antonio Isceri, professore di Scienze e Matematica all’Istituto comprensivo di Leno, che dopo 43 anni, a settembre appenderà il registro al chiodo, appartiene di certo a questa categoria. Colleghi e amici lo hanno salutato nei giorni scorsi alla scuola media, nel corso di un incontro al quale, oltre alla dirigente Vanda Mainardi, hanno partecipato anche il sindaco Cristina Tedaldi e la giunta comunale.

Classe 1958, nato in Puglia, una laurea in Ingegneria e una in Fisica, dopo la naja col grado di ufficiale, Isceri approda nella Bassa. Nei primi anni Ottanta arriva alla scuola media di Leno, dove mette radici: prima come insegnante, poi entrando nello staff della direzione.

Al pari di tutti i docenti, che all’inizio sono severi per poi ammorbidirsi un poco alla volta, anche lui è passato da falco a colomba. «Da giovane - ricorda un collega -, discuteva per bocciare i meno studiosi: col tempo ha continuato a discutere, ma per promuoverli».

Il fatto è che Antonio Isceri ha amato la scuola, il lavoro e i suoi studenti, ai quali ha proposto esperienze indimenticabili. Solo negli ultimi anni ha portato a Leno Viviana Fafone (la scienziata che ha contribuito a rilevare le onde gravitazionali), Amalia Ercoli Finzi (la scienziata che si è occupata di comete, responsabile della missione Rosetta, che ha portato una sonda ad atterrare su una cometa) ed altri illustri personaggi. Quando non è stato possibile averli a Leno, ha portato i suoi ragazzi da loro, come è accaduto con Samantha Cristoforetti, l’astronauta dell’Esa che gli alunni del professore hanno avuto modo di incontrare grazie ai progetti da lui organizzati.

Antonio Isceri va in pensione, ma non abbandona la scuola: continuerà, infatti, a tenere corsi alla facoltà di Ingegneria dell’Università Statale di Brescia.

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