Il prete anticamorra agli studenti: «Guadagnatevi le cose belle»
«Ragazzi, le cose belle vanno guadagnate, con tenacia e impegno; no alle raccomandazioni. Lo studio e lo sport sono fondamentali per insegnare questo e per togliere i ragazzi dalla strada e dai rischi. Oggi, lanciare nella società un ragazzo senza istruzione è come lanciare in aria un passerotto senza ali: si sfracella».
Sono solo alcune delle parole emerse dalla toccante testimonianza del prete anticamorra don Aniello Manganiello che questa mattina, a Montichiari, al Gardaforum della Bcc del Garda, ha incontrato gli studenti degli istituti comprensivi monteclarensi. Un incontro concretizzato nell'ambito del Progetto «Legalità in corto», firmato dal giudice Sante Lamonaca e dal regista Luca Moltisanti.
Durante l'incontro, che ha visto il sacerdote antimafia come ospite, è stato presentato il cortometraggio «The Wolf» realizzato con il coinvolgimento di diversi studenti degli Istituti comprensivi e dell'Istituto superiore Don Milani. Don Aniello Manganiello, dal 1994 al 2010, è stato parroco di Scampia e dal 2020 è ritornato a Scampia dove si dedica all'oratorio e alla società di calcio con cui «toglie» i ragazzi «dalla strada» e li educa alla legalità. Nel 2012 ha fondato l’associazione «Ultimi contro le mafie e per la legalità», che ha presidi in molte regioni. In passato il suo impegno contro la camorra è stato riconosciuto dal Premio Borsellino. «Bisogna combattere sottocultura e povertà, e lo Stato deve essere più presente, non solo con le forze dell'ordine,ma con progetti che diano la possibilità di lavorare o crearsi il lavoro», altre parole del don connesse invece al suo impegno a Scampia.
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