Il parco rende onore ai Caduti di Nassiriya
«In ricordo delle vittime che hanno sacrificato la loro vita nel nome della pace e per dimostrare gratitudine alle forze dell’ordine che ogni giorno sono impegnate sul nostro territorio»: queste le ragioni per cui l’Amministrazione comunale di Remedello ha dedicato il parco di via Rossi ai Caduti di Nassiriya. Ieri alla cerimonia di intitolazione sono intervenuti sindaci, rappresentanti provinciali e regionali, tra cui l’ex sindaco Francesca Ceruti, associazioni combattentistiche ed esponenti delle forze dell’ordine. In particolare, dell’Arma dei carabinieri, ferita duramente in quel 12 novembre 2003, giorno dell’attentato terroristico di Nassiriya (Iraq), in cui morirono 19 italiani, di cui 12 carabinieri in missione di pace.
«Il legame col territorio è un importante stimolo per andare avanti e per garantire sempre maggiori condizioni di sicurezza», ha detto il colonnello Luciano Magrini, presente insieme al capitano Massimo Cicala, della compagnia di Desenzano, e ai militari della stazione di Isorella, guidati dal comandante Gianpaolo Cetti, prossimo alla pensione. «Questo è il principale parco di Remedello, non solo per dimensioni e frequentazione», ha precisato il vicesindaco Elisa Galuppini. Infatti, custodisce impegni remedellesi: le sue piante svettano grazie alla pittrice e cittadina Silla Acerbi, che, nel 1976, le vinse, come premio, in un concorso artistico; la panchina rossa si oppone alla violenza contro le donne e la little free library sostiene l’importanza della cultura.
Da ieri si è aggiunto il monumento ai Caduti di Nassiriya, formato da una preziosa pietra di marmo di Botticino, sormontata dalla fiamma dei Carabinieri. La sera, il monumento brillerà di tricolore, attraverso fari a led. La pietra è stata donata da Andrea Massolini, titolare di una ditta estrattiva; il ferro è stato lavorato da Raimondo Bignotti e il progetto è stato sviluppato dall’acquafreddese Gloria Ceresara con il contributo dell’assessore Simone Ferrari. La Fedelissima dei Carabinieri, suonata dalla banda, ha chiuso la cerimonia, alla quale hanno partecipato anche gli studenti delle medie.
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