Il paese celebra l’eredità di Vittoria a favore dei piccoli
Dieci anni fa moriva Vittoria Bui. Una benefattrice per la comunità di Manerbio, perché ha voluto lasciare, alla sua morte, una elargizione di quasi 200 mila euro al Comune da destinare ai bambini in difficoltà. Un gesto davvero generoso, che deve la sua origine alla volontà della signora di ricordare la figlia Marina Garavani, deceduta improvvisamente in seguito a un malore un sabato sera del 1986, a soli ventinuove anni.
Nel corso di questi anni, seguendo le sue volontà testamentarie, sono stati attivati diversi progetti, che hanno coinvolto diverse e numerosi associazioni del territorio. Per ricordare quel gesto e la figura di Vittoria Bui, l’assessorato alla Cultura ha organizzato una cerimonia, d’intesa con le curatrici testamentarie.
L’iniziativa si è tenuta ieri alle 16 in via Galliano, nella zona prospiciente le scuole elementari. È stata l’occasione per presentare alla comunità quanto realizzato e piantumare alcuni alberi.
Come sottolinea l’assessore alla Istruzione Fabrizio Bosio, «stiamo cercando di dare un taglio particolare al ricordo della signora Bui e della figlia Marina perché possano essere, in certo senso anche fisicamente, ancora presenti nella nostra comunità. Insieme all’assessorato ai Servizi sociali stiamo declinando in maniera operativa il lascito.
Mi piacerebbe che nel decimo anno dalla scomparsa della signora Vittoria si presenti al Consiglio comunale un progetto che tenga assieme questi due aspetti e affronti uno dei grandi tempi del nostro tempo: la povertà educativa e culturale che spesso tarpa le ali dei bambini».
Grazie alla somma a disposizione, attualmente sono stati realizzati, o sono in corso di attuazione, alcuni progetti che hanno i piccoli, soprattutto quelli meno abbienti, al centro. Uno ha avuto come destinatario il Movimento per la vita (lettini e passeggini per neomamme); l’altro le società sportive e musicali con un corso di formazione per educatori; infine alla Fondazione Ferrari, che gestisce la scuola dell’infanzia, per la scolarizzazione dei bambini meno abbienti.
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