Bassa

Il Dandolo è da due anni senza il suo bus, «fermato» da una targhetta

Il mezzo non riesce a passare la revisione a causa di una «etichetta» di cui si ignora l’origine
Il pullman del Dandolo fermo da due anni
Il pullman del Dandolo fermo da due anni
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Può una targhetta di pochi centimetri fermare un pullman che pesa alcune tonnellate? Pare di sì. Da due anni a questa parte, infatti, l’Istituto superiore Dandolo ha un pullman, che non può utilizzare proprio a causa di una piccola targa.

Per capire questa storia bisogna sapere che, per il Dandolo, che ha sede a Bargnano e sezioni a Lonato e Orzivecchi, un pullman è indispensabile. Serve per portare gli studenti nelle palestre, ma anche per consentire agli stessi di raggiungere il vigneto di Borgo San Giacomo o le stalle della scuola agraria. Insomma: il pullman è necessario. Infatti l’istituto ne ha uno «che però - spiega il dirigente Giacomo Bersini - è sul viale del tramonto. Lo teniamo finché funziona, ma, per come è messo, funzionerà ancora per poco».

Il pullman

La targhetta incriminata
La targhetta incriminata
Visto che il pullman era messo male, e soprattutto visto che uno solo non bastava, un paio d’anni fa Bersini ne fece acquistare un altro, usato, spendendo quasi 40.000 euro. Questo secondo pullman, però, è fermo per colpa di una targhetta, che qualcuno ha fissato sul mezzo.

«È assurdo - sbotta Bersini -. Dopo averlo acquistato, ci siamo trovati nella condizione di dover fare la revisione. All’inizio non abbiamo potuto procedere per via della pandemia, poi, quando è stato possibile, ci siamo mossi, ma il pullman non ha passato la revisione perché, attaccato al mezzo, c’è una targhetta con un codice che non dovrebbe esserci. Qualcuno l’ha messa, ma non sappiamo chi. In ogni caso, visto che c’è questa targhetta con un codice che non è riportato sul libretto di circolazione, il pullman non può passare la revisione, e noi siamo letteralmente a piedi».

La cosa strana, continua Bersini, «è che a Cuneo il pullman ha sempre passato le revisioni. A Brescia, invece, no. Per risolvere il problema servirebbe una perizia, ma non troviamo nessuno che ce la faccia. Il risultato è che da due anni abbiamo un pullman, che ci serve come l’acqua, che non possiamo utilizzare. A questo punto non rimane che passare alle carte bollate». Domanda ingenua: se il problema è una targhetta di troppo, perché non... eliminarla? «Ci abbiamo pensato - dice il dirigente -. Ma le pare questo il modo di risolvere il problema?».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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