Bassa

Il Comune diffida il centro islamico: «Stop al culto»

Il sindaco Ratti: «L’attività svolta nei suoi locali non è compatibile con la destinazione d’uso»
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Il centro culturale islamico di Orzinuovi ha ricevuto nei giorni scorsi la comunicazione di avvio di un procedimento di diffida da parte del Comune: i suoi locali in via Francesca non possono assolutamente essere utilizzati come luogo di culto, pena l’applicazione di una sanzione.

Dopo l’espulsione dall’Italia dell’imam ultraradicale egiziano che predicava nel centro islamico orceano, si complicano le cose per l’associazione «Il dialogo interculturale», presieduta da Ahmed Bendar: «L’attività che viene svolta in questi locali - dichiara il sindaco Andrea Ratti - non è compatibile con la loro destinazione d’uso urbanistica. Questo non può essere un luogo di culto e di conseguenza, anche alla luce dell’arresto avvenuto la scorsa settimana, abbiamo avviato la procedura di diffida. Questi locali di fatto sono utilizzati per attività religiose. Si tratta quindi di un abuso edilizio».

Da parte dell’associazione «Il dialogo interculturale», che utilizza questi spazi di via Francesca ad Orzinuovi da circa cinque anni, al momento non è ancora arrivata una risposta alla forte presa di posizione del Comune. Non ha tardato a intervenire, invece, la leghista orceana Federica Epis, consigliere regionale, da tempo impegnata per la chiusura di quella che secondo lei «è sempre stata un moschea».

Così, in un video postato sui social, ha espresso con toni duri la sua soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione comunale: «Mi dispiace che per arrivare a questa scelta sia servito che gli orceani venissero messi in pericolo da un predicatore che divulgava il suo credo contro l’Occidente. La moschea è abusiva e anche per motivi religiosi abbiamo sempre sottolineato che non si poteva tollerarla. Vigileremo quindi perché venga immediatamente chiusa. A Orzi si è verificato un fatto gravissimo. Si poteva evitare di arrivare a questi punti. L’Amministrazione è colpevole di non averla fatta chiudere prima».

Il sindaco di Orzinuovi spiega come i controlli di Polizia e carabinieri al centro culturale siano stati costanti: «È grazie ad un’operazione di controllo assidua delle forze dell’ordine, intensificata negli ultimi mesi, che si è arrivati all’espulsione del- l’imam sospetto. Noi - aggiunge Ratti - non abbiamo mai perso di vista il luogo in questione. Poiché in queste verifiche è emerso che i locali sono utilizzati per lo svolgimento di attività religiose, il Comune ha deciso di avviare un procedimento per l’emanazione di un’ordinanza di diffida dall’utilizzare il luogo in modo diverso dalla sua destinazione d’uso, con conseguente applicazione delle sanzioni previste in caso di inottemperanza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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