Bassa

Il carabiniere che sa a memoria 22.801 decimali di Pi greco

L'appuntato scelto Luca Valdacca ha sostenuto una prova di mnemotecnica lunga sette ore, in cui è entrato nella top ten mondiale
L'appuntato scelto Luca Valdacca riceve l'ennesimo premio - © www.giornaledibrescia.it
L'appuntato scelto Luca Valdacca riceve l'ennesimo premio - © www.giornaledibrescia.it
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L’appuntato scelto con la passione per le mnemotecniche entra nella top ten mondiale fra coloro che hanno memorizzato più cifre decimali di Pi greco: Luca Vadacca è riuscito a recitare 22.801 cifre decimali, piazzandosi al decimo posto nel mondo e al secondo posto europeo. Ha raggiunto questo suo nuovo traguardo nel corso di una recente prova individuale, svolta secondo regole specifiche e alla presenza di testimoni: si è tenuta a Remedello, giovedì 28 maggio.

Vadacca, residente a Carpenedolo e in servizio alla caserma dei Carabinieri di Isorella, è stato ospitato nella struttura del centro ricreativo di via Vertua, dove ad attenderlo, come testimoni, vi erano il sindaco del paese, Simone Ferrari, in qualità di pubblico ufficiale, il consigliere regionale e comunale Francesca Ceruti, in qualità di avvocato, e il professor Antonio Porcaro, insegnante di matematica. «La prova è durata circa sette ore di fila, durante le quali, davanti ai testimoni, ho recitato a memoria 22.801 cifre decimali di Pi greco», ci spiega Vadacca, abituato e allenato dunque a spingersi ben oltre i numeri con cui generalmente viene «riassunta» la costante matematica, ossia 3,14.

Nel 2019, con 7.106 cifre decimali scritte, si era aggiudicato il titolo di campione nazionale di memoria del Pi greco: la competizione si era svolta il 14 marzo (giorno del Pi greco day), a Udine. In quell’occasione ci aveva detto che fra i suoi futuri obiettivi c’era proprio quello di avvicinarsi o battere l’allora record europeo di 22.612 cifre decimali. Dunque, con le sue 22.801 cifre, ce l’avrebbe fatta, ma, in marzo, lo svedese Jonas Von Essen è arrivato a quota 24.063: a Vadacca quindi spetta un ottimo secondo posto… per ora.

«Non escludo, tra un po’, di provare nuovamente a battere il record  europeo - commenta infatti -. In realtà, mi piacerebbe anche insegnare la tecnica di memorizzazione». Infatti, alla base di questi sorprendenti risultati, ci sono preparazione, metodo e allenamento costante. «La mia tecnica parte dalla conversione fonetica di Leibniz: converto i numeri in consonanti, poi aggiungo le vocali, così da formare una parola che trasformo in immagine e collego a emozioni o paradossi: così memorizzo sequenze di cifre», spiega.  «Siamo orgogliosi che questa prova si sia svolta a Remedello - commenta il sindaco -. È stato veramente stupefacente: congratulazioni!».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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