Bassa

Il Broletto sospende l’autorizzazione ambientale alla «Montini»

Per la Provincia l’attività dell’acciaieria va fermata:«Devono ridurre l’impatto ambientale dell’azienda»
La fonderia di Travagliato
La fonderia di Travagliato
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La Provincia di Brescia ha sospeso con effetto immediato l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla fonderia «Montini» di Travagliato.

Da mercoledì l’attività dell’azienda di proprietà della famiglia Regali è ferma e così sarà, secondo l’ordinanza del Broletto, fino a quando non saranno eseguite le opere per ridurre l’impatto ambientale della ditta, interventi oggetto di una diffida inviata dalla Provincia diversi mesi fa.

«Già nel 2019 - spiega il sindaco di Travagliato, Renato Pasinetti - in occasione del rinnovo dell’Aia, avevamo chiesto alla Provincia di verificare prima che l’azienda ottemperasse alla diffida. L’autorizzazione fu rinnovata con la promessa che gli interventi si sarebbero fatti. Cosa che non avvenne. Ora finalmente si è intervenuti».

Da anni la fonderia Montini, specializzata in chiusini e griglie stradali, è oggetto di denunce e reclami da parte dei residenti per odori molesti e rumori. L’Arpa di Brescia è intervenuta tre volte nel 2020 e due quest’anno, prima a febbraio e poi maggio. Nelle 32 pagine della relazione finale i tecnici dell’Agenzia hanno sollevato una serie di criticità nella gestione dell’impianto e definito inadeguata «l’attenzione della ditta verso le problematiche ambientali già ripetutamente portate all’attenzione del gestore nel corso delle svariate visite».

Conclusioni che, affiancate alle continue lamentele dei residenti, hanno indotto la Provincia ad adottare l’ordinanza di sospensione dell’Aia, almeno fino a metà agosto. Negli ultimi cinque anni, va detto, la proprietà ha speso circa 2 milioni di euro di interventi per svecchiare un impianto a carbone i cui primi lavori, si legge nel sito internet, risalgono al 1943.

Entro agosto sono previste opere per mezzo milione. «Non saranno risolutive - conclude Pasinetti -, ma è un primo passo. Con la proprietà stiamo valutando la possibilità di spostare la ditta altrove. Serve un progetto, che pare stiano preparando, che sfrutti i fondi del Pnrr e della transizione ecologica. Ma questo - conclude il sindaco - è un obiettivo per il medio lungo termine».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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