Bassa

I droni arrivano nei campi per salvarli dal temibile parassita

I velivoli utilizzati per lanciare uova di Trichogramma, antagonista della Piralide
AA

Capsule bianche di cellulosa grandi 20 mm, del peso di un solo grammo l’una. All’interno ci sono 200mila uova di Trichogramma brassicae, imenottero antagonista naturale della piralide del mais, farfalla grande poco più di due centimetri che, in fase larvale, provoca un drastico calo della produzione di pannocchie


Il mezzo utilizzato per mettere in atto questa lotta biologica è il drone

NEI CAMPI ARRIVANO I DRONI

A realizzare una macchina ad hoc per trasportare e rilasciare queste palline in pieno campo sono il pilota Oscar Colombini e l’architetto Andrea Figiani dell’Accademia di aviazione amatoriale di Cizzago, appassionati, neanche a dirlo, di volo e agricoltura che hanno portato nel Bresciano questa nuova tecnica già utilizzata in larga scala in Germania o Francia. 
Il drone è stato realizzato da zero ed è tarato proprio per fare questo lavoro agricolo: «Pesa vuoto 2,5 chilogrammi - spiega Oscar Colombini - e pieno fino ad un massimo di 6 chili. Con un solo volo, l’autonomia è di circa 30 minuti, il drone riesce a coprire 5 ettari di campo
Come spesso succede all’inizio c’è stata diffidenza, ma il giorno dopo il primo intervento l’agricoltore del campo vicino si è incuriosito e ha contattato Colombini e Figiani. E così via.
«Quest’estate - aggiunge Figiani - abbiamo fatto interventi non solo nel Bresciano, ma anche nel Cremonese e nel Lodigiano».

I costi? «L’obiettivo è quello di rendere il trattamento competitivo - sottolinea Figiani - quindi l’intervento non deve costare più di quello con antiparassitari chimici, anzi se possibile meno». L’intervento si aggira sui cento euro a ettaro.
A proposito di numeri: questo intervento biologico, rispetto ai trattamenti chimici dura più a lungo perchè se mediamente il secondo dura due settimane e poi va ripetuto, «le capsule - spiega Colombini - dopo essere state scaricate in campo si sciolgono e da lì si sviluppano gli insetti a cicli di tre giorni per un trenta, quaranta giorni». 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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