Grooming, adesca via whatsapp un 12enne: denunciato
Si chiama «grooming». È una forma di adescamento di minori in rete, ancor più subdola se possibile per le modalità. L'invio a pioggia, del tutto casuale, di messaggi whatsapp dal contenuto esplicito a un dato numero di utenze, nella speranza che qualche esca abbocchi all'amo.
E il rischio che i piani dell'autore del caso in questione - un 41enne giordano residente a Genova ma di fatto di casa a Reggio Emilia - andassero a buon fine è stato serio. Già, perché uno dei messaggi spediti è finito sul telefono di un 12enne della Bassa bresciana. Il quale per fortuna ha segnalato il contenuto di quei testi - che, inviati fra il gennaio e il febbraio 2018, riportavano inequivocabili riferimenti sessuali - ai genitori. I quali si sono rivolti ai Carabinieri.
Sono stati i militari a identificare il mittente, con una articolata attività investigativa, e a denunciarlo a piede libero. Il reato contestato è quello di adescamento di minori. Il meccanismo adottato dal 41enne prevedeva in caso di risposta o di manifestazione di interesse da parte di qualcuno dei destinatari dei messaggi, la richiesta di immagini personali.
La perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare nell'abitazione del giordano vario materiale, tra cui supporti informatici e apparecchi telefonici mobili contenenti immagini pedopornografiche. Evidenze che hanno aggravato la posizione dell'uomo.
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