Giovane rapito, i sequestratori lo hanno torturato per giorni
Si chiarisce nel corso delle ore la vicenda del 28enne, rapito e seviziato per cinque giorni. Il giovane di origini marocchine non è residente nel Bresciano, come erroneamente indicato in un primo momento, ma ha vissuto a Chiari fino a pochi anni fa. A Chiari vive invece ancora il fratello, che dopo essere stato contattato dai rapinatori, tunisini che vivono in centro a Bergamo, ha allertato le forze dell’ordine.
I malviventi minacciavano di uccidere il giovane, se non fosse stato pagato un riscatto di seimila euro in contanti. La vittima, ora ricoverata in ospedale, è stata trovata dai militari in pessime condizioni: sul suo corpo, i segni evidenti delle torture subite nei cinque giorni di sequestro. All'orgine del gesto ci sarebbe un regolamento di conti per debiti di droga.
Il luogo del sequestro è stato individuato in centro città a Bergamo vicino alla stazione e un blitz delle forze dell’ordine ha permesso la liberazione dell’ostaggio e l’arresto dei due sequestratori ora in carcere.
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